31 maggio 2007

DIETA!?

Ieri sera, in un momento di tenerezza, e quindi senza neanche una piccolissima sfumatura di polemica o di rimprovero, Nì mi ha detto che devo dimagrire un po'.
MA COME SI FA???
Non mi va di riprendere a fare i salti con la corda e gli addominali come la primavera scorsa. E' vero che persi quasi sei chili, ma provate voi a fare gli addominali con, non uno, ma DUE bambini addosso!
Lo sconforto si sta appropriando di me.
Sigh!

30 maggio 2007

Carbonara? No grazie!


E' inutile, devo arrendermi al fatto che io la carbonara non la so fare! E' vero che faccio la carbonara solo quando:
1) non ho niente nel frigo e il sugo l'ho già propinato;
2) non ho voglia di far niente, ma devo!
quindi i presupposti non ci sono, ma giuro che l'impegno e la ricerca non mancano. A volte noto persino una punta di entusiasmo. Comunque, passiamo ai fatti.
Non so come, visto che qui i piccoli stanno guardando il film "Cars" della Pixar a volume 54 e cantano le canzoni con una specie di megafono diabolico che altera la voce tramutandola in una insopportabile e fortissima sirena dell'inferno e simulano gli incidenti che avvengono durante la corsa usando i veicoli che abbiamo in casa (il limone con le ruote, il monopattino che diventa anche motorino, moto della polizia e coccinella con le ruote), lanciandosi a tutta velocità contro le porte e le sedie. E' tutto normale: si stanno divertendo!
Oh, il film è belllissimo per carità, ma 3 volte al giorno....
Dicevo della carbonara. Punto numero uno: mi disgusta la ricetta originale che prevede una cremina di uova crude, a volte con la panna, a volte, no.
So benissimo che la letteratura culinaria è unanime nel riconoscere che l'uovo non deve raggrumarsi, ma, a me, l'ovetto crudo crudo...no.... non riesco neanche a pensarci.
Una volta a campo dei fiori Nì ordinò LA CARBONARA, ma mi guardai bene dall'assaggiarla! Era orrendamente liquido e crudo, esattamente come doveva essere!
Ho provato in tutti i modi, dal classico, all'ardito, dal fusion al piccante, e al minimalista, ma niente, il commento è sempre lo stesso:
Nì: "che si mangia?"
Ivy: "Carbonara"
Nì: "Nooooooooo"
E a lui la carbonara piaceva!!
Ho incominciato a farla solo per lui, per amore, a casa mia, mia madre l'ha fatta per la prima volta nel 1997, giuro che è vero, in quel periodo papà viveva a Torino e mamma faceva su e giù tra Bari e Torino, una volta che andammo a trovarli, mamma ce la fece e venne pure bene!
Ma io ho un conto aperto con la carbonara, o forse è la carbonara che ha un conto aperto con me!
Per farla breve oggi avevo un pezzo di prosciutto crudo (una fetta spessa) l'ho tagliuzzato, l'ho fatto soffriggere in un po' d'olio extravegine di oliva, ci ho buttato dentro gli spaghetti e a fuoco "quasi" spento le uova sbattute con del parmigiano: una porcheria.
Ho chiesto a Nicola:"secondo te, dov'è l'errore in questa carbonara?"
La risposta è stata: "quanto tempo ho?"
E ha cominciato:" la pasta è scotta, questi cosi curiosi (i cubetti di prosciutto crudo) sono duri e formano una specie di cuneo fra i denti..." e altre cose che purtroppo per voi non ricordo neanche più!
Per quanto riguarda le numerose varianti provate, ma fallite miseramente si annoverano:
- quella con le zucchine alla poverella, praticamente un chiancone (grosso masso indigesto);
- quella con il prezzemolo, ovvero la presa per il culo, cioè non ho davvero niente ti prendo in giro con un po' di colore, variante simile, con il basilico;
- quella con il peperoncino, non lega;
- e la più temuta di tutte: la minimalista, ovvero, l'uovo sbattuto con il parmigiano. E basta!
Infatti la domanda che sempre segue il chesimangiaoggi?carbonara, è la seguente: "FATTA COME?", e sempre con voce tra il preoccupato e l'incazzato!
Oggi ho persino guardato ai barattolini con il sesamo, i semi di papavero e i pinoli, ma ho pensato:" pure qua no, è troppo!".
Il poveretto mi ha pure fatto la foto, ma ve la posto stasera!
Baci Ivy

29 maggio 2007

Peperoni in agrodolce con semi di papavero e sesamo

Non pretenderete certo la foto! Sono le 2.30 e quel poveretto di mio marito non è ancora tornat....sta entrando in questo momento, ci sono i bambini mezzi nudi sul lettone che dovrebbero dormire e invece continuano a ripetere la parola "cacchio" sentita oggi a scuola e ridono come i pazzi! E il padre si inc..za!
Dicevo, ho fatto i peperoni in agrodolce. Come al solito a listarelle giù in padella, si stufano in poco olio e pochissima acqua per non far male al fegato, una volta ammorbiditi si aggiungono le olive, i capperi, un cucchiaio di zucchero demerara e un cucchiaio di aceto balsamico, oggi ho aggiunto anche una manciata di semi di papavero e di semi di sesamo. Per farli più gustosi ci metto sempre una bella spolverata di pan grattato (quello vero). Oggi non ne avevo, ma avevo il pane nero fatto domenica e quindi ne ho sbriciolato un bel po' sopra. Davvero buoni!

25 maggio 2007

Tagliatelle con zucchine, pinoli, olive, peperoni verdi, basilico e feta


Non avevo voglia di far niente ieri, ma poi ho avuto pena per mio marito e ho pensato: vabbè, mo' faccio due zucchine (trad.: va bene, ora cucino due zucchine!).
Le ho tagliate a rondelle le ho buttate in una pentola con un po' d'olio e aglio e ho messo a scaldare l'acqua. Poi ho detto, me' vabbè, due pinoli non si negano a nessuno, ma l'uvetta no, ne sto abusando, già fatto, già visto, già sentito.
Avevo fame e ho aperto una confezione di olive in salamoia (si le adoro è inutile che mi parliate di olive taggiasche o altre specialità meravigliose, quando la fame è fame le olivolì sono quello che ci vuole!!!), e ho pensato, ma si, ne tagliuzzo qualcuna e ce le butto dentro.
Poi ho pensato che un po' di feta a cottura quasi ultimata avrebbe creato una gustosa cremina che avrebbe legato tutte 'ste cose....e quindi ne ho sbriciolata un po' sopra.
Avevo comprato un mazzetto di basilico dal profumo davvero molto intenso, e quindi ne ho sciaquato un bel po'.....quando, aprendo il frigo, chi ti vedo???? I peperoni verdi!!! Si proprio loro!!! Allora, ho cotto la pasta, ho preso tre peperoni verdi crudi, li ho tagliati a fettine, e solo dopo aver saltato le tagliatelle in pentola e aver impiattato li ho fatti cadere sul piatto già pronto a mo' di formaggio, tanto per intenderci!!! Dopodichè ho detto: " NIIIIIIIIIIIII'''', mifaaaaiiiiiunafotooooooooooooooooo?!" E quel poveretto, affamato e tutto, mi ha fatto questa bellissima foto ( insieme ad altre 20!)
A tavolaaaa!!!!

No comment!

Chiedo scusa a tutti, ma, non so perchè, non funzionano i commenti, avvertirò chi di dovere!
Quindi, grazie Flavia per essere passata di qui e per gli indirizzi, i libri e i dvd li compro su play.com, ma sono in inglese con sottotitoli in inglese!
Baci Ivana

09 maggio 2007

Ancora cioccolato! Ancora Nigella!


Divina questa dense loaf cake al cioccolato, ho ridotto di molto lo zucchero rispetto alla ricetta originale che prevedeva ben 375 g di zucchero moscovado, che non ho mai trovato e che non ho! Si trova facilmente il demerara, ma il moscovado non l'ho mai trovato! Di zucchero bianco ne ho messo 250 g, ma 220 sono più che sufficienti!
Occorrono:
225 g burro morbido
375 g zucchero moscovado
2 grandi uova battute
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
100 g cioccolato fondente fuso
200 g farina
1 cucchiaino di bicarbonato
250 ml acqua bollente
Preriscaldare il forno a 190° C, e mentre si fa fondere il cioccolato a bagno maria, si monta il burro morbido con lo zucchero, poi si aggiungono le uova e la vaniglia, si aggiunge il cioccolato fuso ma un po' raffreddato, e si amalgama il tutto, ma senza montare, deve solo amalgamarsi.
A questo punto si aggiungono la farina setacciata insieme al bicarbonato, e l'acqua bollente alternandole fra loro, sempre senza "overbatter"!
Si versa nella teglia da plum cake e si cuoce per 30' a 190°, poi si abbassa il forno a 170°C e, il libro dice, di cuocere per altri 15', ma nel mio caso ho dovuto prolungare di molto la cottura, sempre giungendo, però, al risultato voluto, cioè croccante in superficie, ma umida nell'interno, infatti, il famoso stecchino che serve a controllare la cottura della torta, non deve risultare asciutto!!!
Buonissima!

06 maggio 2007

Pancakes con yogurth ai frutti di bosco


Partendo da una ricetta di Nigella ho provato questi pancakes davvero deliziosi!
La ricetta di Nigella prevede:
225 g di farina
1 cucchiaio di lievito per dolci
1 cucchiaino di zucchero
2 grosse uova sbattute
30 g di burro fuso
300 ml di latte
Nella mia, invece, ho sostituito parte del latte con un vasetto di yogurth ai frutti di bosco, e avendo così aggiunto materia grassa al composto ho diminuito il burro a 20 g e ho usato il vasetto come misurino per il latte e ne ho messo 1 e 1/2, portandolo quindi da 300 ml a circa 200 ml.
Il procedimento è molto semplice: si mescolano bene gli ingredienti secchi in una grande ciotola, si fa una fontana nella quale si versano le uova sbattute, lo yogurth, il latte e il burro. Si amalgama bene il tutto e si cuociono i pancakes in una padella ben calda unta con un velo di burro.
Li ho serviti con della confettura di ciliegie griotte davvero buonissima, il risultato mi ha molto soddisfatta!! Insomma erano davvero buone e molto molto profumate!

Le sacre scritture!

05 maggio 2007

Amore, è primavera, son fioriti i paccheri!



Ieri ho fatto i paccheri ripieni di zucchine, uvetta, pinoli e feta. Una vera bontà!
Mentre cuociono i paccheri in acqua bollente e salata (ma tutto vi devo dire?!), si saltano in padella con poco olio extravergine di oliva e uno spicchio d'aglio le zucchine tagliate a listarelle. In un'altra padellina antiaderente si fa tostare una bella manciata di pinoli. Stufate un po' le zucchine, si aggiungono due cucchiai di uvetta, i pinoli e a fuoco spento, un po' di feta sbriciolata con le mani.
Una volta scolata la pasta si riempie con molta cura e si dispongono i paccheri in piedi in una pirofila con un po' d'olio.
Infine, una spolverata finale di feta e si inforna sotto il grill caldo per pochi minuti fino a quando la superficie è ben dorata.
Per la merenda dei piccoli, tra un bucato da stendere e tre da stirare ho rifatto i muffin al cioccolato di Nigella,

per i quali ci vogliono:
250 g di farina
2 cucchiaini di lievito in polvere
1/2 cucchiaino di bicarbonato
2 cucchiai (ma io ne metto più di tre, quasi quattro) di cacao amaro in polvere
175 g di zucchero
150 g di cioccolato fondente in gocce o spezzettato come ho fatto io
250 ml di latte
90 ml di olio vegetale
1 uovo grande
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (che a dir la verità io non ho messo perchè non ce l'ho!!!)
In una grande ciotola si mescolano tutti gli ingredienti secchi, mentre in un'altra si mescola l'uovo con il latte, l'olio e la vaniglia. Poi si unisce il composto di uova a quello degli ingredienti secchi, si aggiungono le gocce di cioccolato o il cioccolato in pezzi, e si amalgama con un cucchiaio di legno, ma non bisogna mescolarli troppo, se no, non vengon bene. Quando il tutto è ben amalgamato si versa nei pirottini (è meglio ungerli con un po' olio così poi si staccano bene!) un'ultima spolverata di gocce di cioccolato giusto in cima e si inforna in forno caldo a 200° per 20'.