28 febbraio 2008

C C C CHANGES

Come molti sapranno, stiamo per cambiare casa, e, cambiando casa, devo adattare la mia cucina, che, da lunga 4,26 m, deve diventare lunga 2,70 + 1,80, etc...
Il mio "top" è in legno di faggio, che, seppur spacciato - e pagato - per legno da barca, che sopporta ogni tipo di aggressione esterna, tutta sta resa non l'ha avuta, e allora stiamo un po' girando per negozi di cucine per vedere e toccare con mano i nuovi top in circolazione.
Oggi ne abbiamo visto uno, piuttosto carino, non è il legno della mia cucina, ma non si può avere tutto dalla vita, costa un occhio, ma non si può avere tutto dalla vita, ma soprattutto, quando l'ho toccato, ed ho sentito quanto fosse freddo, terrorizzata, mi sono in silenzio domandata: " ma la mia massa, come verrà su questo coso freddo freddo?!"

26 febbraio 2008

Nebbie e Cipolle

Ieri sera sono uscita verso le 19.30 per andare a comprare un po' di arance per i piccoli, che sono sempre a corto di vitamine, e ho scoperto, con grande stupore, che la città era ancora avvolta da una fittissima nebbia.
Per me che sono mediterranea, la nebbia è un fenomeno da film, da telegiornale, e ogni volta che mi ci trovo in mezzo, mi ritrovo a guardare in su come se avessi tre anni. Ieri mi sono stupita del fatto, per esempio, che si muove: la nebbia si sposta. E' come un grande alito, come quando fa freddo ed il respiro diventa vapore, e da piccolo facevi finta di fumare!
Dal fruttivendolo c'erano gli sponsali, delle cipolle fresche e lunghe, e, avendo nel frigo le olive, non ci ho pensato un attimo e ne ho comprato un chilo e mezzo per farne un meraviglioso calzone di cipolle! Data l'ora, confesso che la pasta di pane l'ho comprata dal panificio, e una volta a casa ho pulito la cipolle le ho tagliate e le ho buttate in padella con un filo d'olio extravergine di oliva e le ho fatte stufare per pochissimi minuti con una mela tagliata a metà e un po' di sale.
La mela va eliminata a fine cottura, e serve ad eliminare il più possibile gli umori indigesti della cipolla! Segreto di famiglia!
E' bene aggiungere qualche goccio d'acqua, ma non troppa, perchè la cipolla non deve cuocere molto e l'acqua deve evaporare tutta.
Una volta stufate le cipolle, le ho spolverizzate con abbondante formaggio grattuggiato, io ci metto il parmigiano, ma molti qui ci mettono il pecorino romano, dipende dai gusti, una manciatina di uvetta e tante olive. Spenderei qualche parola sulle olive.
Per il calzone di cipolle le olive DEVONO essere le olive in acqua baresi. E basta.
Si devono ovviamente denocciolare e tagliuzzare grossolanamente.
Ho steso un disco di pasta di pane, che qui, in verità chiamiamo massa, l'ho posizionato in una teglia ben oliata, con olio extravergine ovviamente, e vi ho distribuito uniformemente il composto di cipolle, ho chiuso con un altro disco di pasta di pane, ho sigillato, massaggiato letteralmente con altro olio, con una forchetta ho fatto qualche buco qui e là e ho infornato per 25/30 minuti a 250°, finchè non si dorata in superficie e ben cotta anche sul fondo (giocate con le altezze del forno e vi verrà una favola!).
La nebbia a fine serata era ancora più fitta, e mi sono ricordata di quel che si diceva domenica sera a casa di mia madre sul clima di Bologna, città in cui ha vissuto per qualche anno, ed il rapporto che i suoi capelli, ricci in origine, ma domati sempre con spazzola e phon, avevano instaurato con l'aria della città: "Bologna, Bologna, quando ero a Bologna camminavo con un alone in testa!".

23 febbraio 2008

You make my day award!

Quasi in contemporanea con la cerimonia degli Oscar, ecco i miei premi:
huevoblanco: mi piace leggerli, considerazioni acute e ricette gustose...e mi diverte il fatto che presto abiteremo ad un isolato di distanza, e giuro che non ci conoscevamo prima di leggerci!!
cavoletto: fonte di ispirazione e foto bellissime!
chocolat et caetera: una maga del cioccolato!
La tartine gourmande: ricette fenomenali e foto da premio!
Tra le nuove letture, inserisco anche Il gatto goloso: ottime ricette, se ne sente quasi il profumo, e Adrenalina, blog variegato, come quello di molte mamme, con torte davvero invitanti!

Lessico famigliare - parte terza -

In questa casa non bisogna mai fidarsi delle risposte di Peppino!
Se senti un rumore strano che non sai qualificare, alla domanda "Giuseppe che hai fatto?" si possono avere molte risposte, più o meno evasive, dalle quali, invece, si capisce parecchio!
Per esempio la risposta più frequente è un secchissimo "niente!", che sottintende "ma cosa ti salta in mente, sarà stata la signora di sopra!", che, al contrario, nasconde qualche marachella di piccola/media grandezza!
Le cose cambiano se la risposta alla medesima domanda diventa un velocissimo "nienteniente!", dove il tentativo di rafforzare la propria tesi, raddoppiando la risposta, evidenzia una marachella di media/grande entità!
Più grave, invece, la cosiddetta scusatio non petita, ovvero, quando meno te lo aspetti ti senti dire "io non ho fatto cadere il succo sul divano, mamma, io non l'ho fatto cadere, mammina, davvero!": Faccia d'Angelo, in confronto, era un pivello! Ca va sans dire: colpa manifesta!
La tenerezza, invece, mi spacca il cuore, quando, dopo aver fatto cadere qualcosa, mi guarda rassicurante e dice "mammina, non l'ho fatto apposta, non volevo, pulisco io, pulisco io", sollevandomi, secondo lui, dal noioso rito del pulire casa dopo la passata degli Unni!

19 febbraio 2008

Compleanno da urlo!

Ritorno dopo una sinusite/otite dei piccolini, che, domani, forse, tornano a scuola!
La vita di questi ultimi giorni può essere così sintetizzata: periodo a.Z. e periodo d.Z, ovvero avanti Zimox e dopo Zimox!
Non c'è niente da ridere, il periodo avanti Zimox è stato terribile, per loro soprattutto, che tutti e due nella stessa notte hanno avuto un mal d'orecchio da urlo. Nel senso letterale della parola! E lo possono confermare in molti nel condominio!!
Tutto ciò è avvenuto la notte tra l'11 e il 12, cioè il giorno del mio "compelanno", come dice Peppino mio!
Il giorno dopo, avverto la pediatra, mia amatissima detentrice del Verbo, unica conoscitrice della Verità Assoluta, che mi prescrive 10 giorni di zimox, 5 ml tre volte al giorno.
Ritiro 100 euro dal momento che il giorno prima, il lunibron lo avevo pagato 24 euro, e di scatole ce ne volevano almeno due, e corro in farmacia, dove scopro piacevolmente che di scatole ne devo prendere tre, ma che costano solo 3 euro l'una!! Una buona nortizia ogni tanto!
Al ritorno, ritrovo Svevina ancora in preda al mal d'orecchio, e non esito a somministrarle la prima dose del famigerato prodotto. Ma a poco a poco si insinua un tarlo, un dubbio, qualcosa....fatti due rapidi calcoli, la terza dose della giornata sarebbe stata prevista per LE QUATTRO DI NOTTE!!!!
Ciò che mi terrorizzava non era certo la sveglia, ma l'affrontare due piccoli nel cuore della notte per dargli una cosa disgustosa, di quelle cose che quando hai tre anni e mezzo o cinque, guardi la tua mamma, assonnata e un po' spettinata e ti verrebbe da chiederle: " ma tu, da me, che cavolo vuoi ora, ma non vedi che è buio, è notte e persino io, che ho 3/5 anni, avverto il bisogno di dormire, nonostante tutti i miei sforzi e studi scientifici per evitare che ciò accada?? Ma non hai un CUORE!".
Ma tu, forte del detto popolare "il medico pietoso fa la ferita infetta", vai avanti per la tua strada e fai quel che devi fare!
Dopo uno studio accuratissimo, armata di orologio e calendario, riesco, spostando di mezz'ora alla volta la somministrazione, a portare il tutto alle rispettabilissime sette e mezzo di mattina!
Posto che nessuna casa farmaceutica mi paga o mi regala niente, posso dire che tutto ciò è nato da un maledettissimo bagnetto - senza shampoo, altrimenti probabilmente li avrei dovuti ricoverare - di 2, e sottolineo 2, minuti di orologio:
giuro che non li lavo più fino a luglio!!
Gli anni che ho compiuto?
35!

12 febbraio 2008

Bill Granger's Molten Chocolate Puddings

Se avete voglia di dichiarare il vostro amore a qualcuno è arrivato il momento di farlo.
Ed io vi dirò come!
Prendete:
50 g di burro
50 g di cioccolato fondente
1 uovo intero ed un tuorlo
1 cucchiaio e mezzo di zucchero semolato
1 cucchiaino di farina.
Riscaldate il forno a 220° e imburrate due pirofile da forno da 250 ml e cospargetele di cacao. Ma potete fare anche come ho fatto io, ovvero usare una teglia da muffin e i pirottini di carta, ne vengono di più e più piccoli, ma sempre meravigliosamente buoni.
Sciogliete a bagnomaria il burro e il cioccolato, nel frattempo montate le uova e lo zucchero con delle fruste elettriche, o, per i più fortunati con il Kitchenaid (capito Ali?!), fino a quando saranno meravigliosamente gonfie e chiare (e tu sai di che parlo, vero Ali?!). Una volta intiepidito il composto di burro e cioccolato, aggiungetelo all'impasto di uova e zucchero e mescolate delicatamente. Aggiungete la farina setacciata, mescolate delicatamente, versate nelle pirofile o nella teglia da muffin e infornate per 10 minuti.
Serviteli caldi con della creme fraiche, o della panna semimontata, o anche solo con dello zucchero a velo.
Ora godetene!
E dichiaratevi!
Ah... e dite tutti in coro "Grazie Bill!"
A proposito, ieri era il mio compleanno e l'ho festeggiato con queste piccole bontà!

04 febbraio 2008

Lessico famigliare - parte seconda -

Giuseppe, quante volte ti devo dire che non si mettono le dita nel naso?!
Ma c'è la cacchiiinaa!
Allora usa il fazzoletto!
Ma è croccante!
......