15 aprile 2010

La parmigiana in 15 minuti

Tempo di dieta e tempo di fame, di sogni gastronomici e di sguardi sognanti verso il frigo...pieno di yogurth!
Tra uno yogurth e l'altro ho visto due melanzane affacciarsi e allora le ho raccolte, e ho raccolto soprattutto il loro invito. Ma poiché nella dieta ci voglio credere, e devo dare da mangiare a mio marito qualcosa in più di qualche foglia, allora ho preso due pelati e li ho passati. In una padella larga, per accelerare moltissimo i tempi, ho messo olio e cipolla e i pelati passati, sale, coperchio e fuoco vivace!
Ho acceso il grill e ho affettato le melanzane con la buccia spesse circa un centimetro e qualcuna un po' più sottile, per farla abbrustolire un po', ho condito con poco olio e sale e le ho cotte sotto il grill, appunto, per 8/10 minuti.
Due melanzane, due infornate!
Nel frattempo, ho abbassato la fiamma sotto il sugo e tolto il coperchio, per evitare un sugo acquoooooso!!
Cotta anche la seconda melanzana, senza dire nè ai e nè bai (c'era Montalbano ieri in tv?), ho preso una bella pirofila e ho versato sul fondo una altrettanto bella mestolata di sugo, ho fatto il primo strato di melanzane, aiutandomi con una forchetta per evitare di insegnare ai piccoli qualche brutta parola dovuta all'ustione di secondo grado autoprocuratami, parmigiano, qualche fettina di pomodorino ciliegina (che non esiste nella ricetta, ma io sono anarchica in cucina, quindi...) e di nuovo il sugo, e di nuovo le melanzane e così via.
Terminati gli strati, forno già caldissimo e spento il grill per un po', ho messo a cuocere una mezz'oretta in forno!
Appena la crosticina sarà quella giusta, a tavola! C'è solo un po' di formaggio, in fondo, ma il piatto è decisamente consentito!
Perchè non ci ho messo la mozzarella? E poi chi se lo sente quello strano individuo che mi porto appresso da più di vent'anni, ma del quale non riesco proprio a fare a meno?

13 aprile 2010

Patate, riso e...

E che vi lascio così? Ma no!!!!
E' che sono molto impegnata in questo periodo e non riesco a trovare un minuto di tempo per il blog, ma vi potrei raccontare di come, con il divano all'ospedale, i pomeriggi passino tra una partita a SuperMario bros. WIi seduti sul tavolino tristemente ricoperto con cuscini di emergenza per salvare le nostre povere chiappe dall'intorpidimento, la tabellina del 3 e una partita a scacchi! Non andrebbe tralasciato che il tavolino di cui trattasi ha un'altezza di 25 cm!! E nemmeno che mio figlio a scacchi mi batte!
La sera ci si addormenta sul letto a soppalco della piccolina guardando dvd. Il problema è scendere dal soppalco, evitando di schiacciare la bambina. Ieri ho pensato persino di buttarmi nel "vuoto", ma ho lasciato perdere al primo giramento di testa!
Ma potrei anche dirvi che ultimamente siamo andati in una nuova osteria e Nicola ha mangiato una meravigliosa porzione di patate riso e...cozze, "diranno i miei piccoli lettori", e no, cari! E salsiccia!
Buoooono da morire!
Preparato nella stessa maniera della più famosa tiella, ma con la sostituzione della salsiccia alle cozze. Perfino una tradizionalista della tiella come me, ha dovuto riconoscere che l'innovazione portava cose buone!
E poi sono a dieta...più o meno...insomma, dipende da quel che c'è. Occorre una spesa ragionata per evitare che in un attacco di fame, poi una si lasci andare a quel che c'è! Come si giustifica nel piano dieta una piadina con speck e mozzarella alle 23.40 di sera guardando Gad Lerner? E non lo so come si giustifica, ma io avevo i gorgoglii!
Però sono tornata in palestra e orgogliosamente corro, impettita e fiera, senza rantolare come l'anno scorso dopo cinque minuti!
Ma oggi mi riempio il frigo di yogurth, altro che piadina! E da stasera mi lamenterò per avere un chiancone (grossa pietra: lo yogurth!) sullo stomaco alle 23.40, e non i sensi di colpa!

05 aprile 2010

99 colombe...e una Pavlova!

E allora facciamole volare queste colombe!!
Leggere leggere, come una meringa, come una Pavlova!
La ricetta che mi è venuta in mente per le nostre Colombe è una Pavlova con frutta fresca e amaretti morbidi.
E' semplicissima e molto gustosa!
Montate a neve fermissima 2 albumi e quando saranno gonfi, maestosi e gloriosi, aggiungete poco per volta, 100 grammi di zucchero e la buccia grattugiata di mezzo limone, meglio se con una spatola e con il classico movimento dal basso verso l'alto.
Preparata la meringa, formate un disco di una ventina di centimetri di diametro, aiutandovi con una spatola. Se vi piace pasticciare, allora armatevi di sac a poche a bocchetta liscia! Fare questa operazione direttamente sulla carta forno, o litigherete con me per sempre!
La buona e brava Ada Boni, del Talismano della Felicità, da cui la ricetta della meringa è tratta, suggerisce di spolverizzare la meringa con poco zucchero prima di infornarla e attendere una decina di minuti, affinchè diventi bella lucida!
Accendete il forno ad un calore moderatissimo, 90/100° C, poichè la meringa deve solo asciugarsi e non cuocere.
Mentre la meringa è in forno, e ci dovrà rimanere per 30 minuti circa, montate 250 ml di panna freschissima e tagliate la frutta, quella che volete, a me piace con le banane, le fragole, l'arancia e il kiwi. Ma anche le pesche sono fantastiche!
Una volta ben raffreddata la meringa, potete montare la vostra Pavlova: stendete sulla meringa la panna ben fredda e decorate con la frutta, fresca anch'essa. Completate con una spolverata di amaretto morbido delle Sorelle Nurzia sbriciolato con le mani, che completerà questo trionfo di diverse consistenze, di cui la Pavlova è regina: la croccantezza della meringa, il morbido della panna, la freschezza della frutta, così varia: la banana morbida, l'arancia aspra ed esplosiva, le fragole dolci e tenere, il kiwi così controcorrente e rinfrescante...e l'amaretto a celebrare questo matrimonio multietnico!
Serena Pasqua a tutti!