02 luglio 2007

Tzatziki e pesto di rucola


Se c'è una cosa (1):

Se c'è una cosa che non mi spiego è il perché la gente compri il pesto già fatto, non c'è cosa più stupida e veloce da fare, del pesto, con o senza mortaio!
In più lo puoi fare esattamente come piace a te e variarne la composizione in mille modi! Io lo faccio più spesso di rucola che di basilico, l'aglio spesso non lo metto, così mio marito può ricevere i suoi clienti senza imbarazzo! A volte ci metto un peperone verde, le noci, oggi dopo che l'ho assaggiato ci avrei messo un pezzetto di peperoncino fresco, che però non avevo e quindi si rimane nel condizionale! Chiedo ai liguri che leggono questo blog di non inorridire, ma in cucina, o almeno nella mia, regna l'anarchia più pura e spietata: se mi piace lo faccio, se non mi piace, non lo faccio più!
Ci si mette circa venti secondi con un minipimer, e se ne fai di più lo ricopri d'olio e lo conservi in frigo per un paio di giorni in un contenitore a chiusura ermetica, o magari lo congeli!
Morale della favola:
FATE IL PESTO NON COMPRATELO!!! Su questo almeno sarete d'accordo con me, cari liguri tradizionalisti e conservatori (si parla di pesto, suvvia!).
Le proporzioni sono sempre ad occhio:
- un muzzo di rucola (si, un muzzo e non un mazzo, che in barese significa un po');
- due cucchiai di parmigiano grattugiato
- olio extravergine di oliva, quanto basta per emulsionare, più quello che serve per coprire e conservare ciò che avanza
- sale
- e quello che vi va, aglio, peperone, peperoncino, pinoli, noci....
Emulsionate fino alla consistenza che più vi piace e conditeci delle pennette al dente e magari finite con una grattatina di ricotta marzotica (salata e dura per chi non batte la zona).

Se c'è una cosa (2):

Se c'è una cosa che io adoro letteralmente è la salsa tzatziki, da quando ho assaggiato quella made in corfù....aaahhhh non fatemi parlare di corfù, diventerei insopportabile, Nì, mare, sole, Nì, l'insalata greca, la feta, Nì, lo tzatziki, polpetta......ecco di polpetta vi posso parlare! Per tutto li resto, meglio di no, sono una mamma....ehm, dicevamo?!... polpetta! Ahhh... siii... Polpetta!
Polpetta è un simpatico cameriere corfiota di corfù (la ripetizione è voluta!) che il primo giorno che ci accomodammo ad uno dei suoi tavoli, ci guardò in faccia (a me e a Nì) e cominciò a parlarci in greco strettissimo, ora va bene il liceo classico, va bene le amiche figlie di mamma cretese, ma di greco, nè io, nè Nì, ci capiamo una bene amata cippa!
Ma fin qui, che vuoi, quello quando si abbronza, bene che ti vada lo prendono per egiziano, come successe con uno di Pescara ad Heatrow, ma questa è un'altra storia!
Dicevo non solo ci parlava in greco, ma il signore aveva una evidentissima e inequivocabilissima polpetta in bocca, insomma biascicava in greco stretto! Davanti alle nostre espressioni decisamente perplesse, scoppiammo tutti a ridere e cominciammo i nostri straordinari dialoghi in grecoangloitaliano!
A parte questo, quasi tutte le sere andammo a cenare lì, ubriachi di sole e d'amore lasciatemelo dire, parlo di mio marito!
Quella cucina era strepitosa, era vera cucina greca casalinga, quel signore di cui non so il nome, nè ricordo il nome della locanda, anche se vi ci potrei condurre ad occhi chiusi, cucinava in maniera divina, assaggiammo un sacco di piatti, compreso una minestra di patate e pomodori, dopo aver provato i classici: moussaka, insalata greca, gli spiedini il cui nome adesso mi sfugge, e giù di lì....insomma, sembrava davvero la cucina della nonna (greca)!
Cucinava davvero tutto bene, ricordo anche una frittura di calamari....e lo tzatziki....che cosa era quello tzatziki...una crema fantastica e piena d'aglio, non potevi fare a meno di mangiarne un piatto intero, poi passavi la notte a maledirti per tutto quell'aglio, ma è davvero il migliore che abbia mai mangiato.
Oggi l'ho rifatto, e con orgoglio posso dire di aver avuto l'approvazione di Nì, che, vi assicuro, è spietato, e che quello tzatziki l'ha mangiato!
L'ho fatto con un vasetto di yogurth greco bianco intero, un carosello sbucciato e privato dei semi, mezzo spicchio d'aglio, sale ed un cucchiaio di olio extravergine di oliva, timo e menta freschissimi.
Lo yogurth era già colato, il carosello l'ho grattugiato alla julienne, e l'aglio l'ho grattugiato con una grattugia a buchi stretti, ho messo il tutto in una coppa, e l'ho condito con il sale e l'olio, il timo e la menta freschi.
Aprirei un capitolo sul carosello: qui d'estate pullula di caroselli, con o senza peli (giuro) magri o grassi, se non erro quello che ho usato io, si chiama barattiere, ma chiederò al mio fruttivendolo...si è lui ho controllato su google, insomma è quello al centro di questa foto, quello verde chiaro più cicciotto!
Per le foto dei piatti a stasera, quando Nì le scaricherà...perchè non lo faccio io? Perchè credo ancora in questo matrimonio e non voglio mandare tutto a rotoli!!
Baci Ivana

4 commenti:

  1. ...Ecco mi ha fatto venire voglia di provare a fare il (lo?) tzatziki!! mi stuzzica non poco...!

    ciao,
    Grazia

    RispondiElimina
  2. hai colato anche il cetriolo? di solito danno ancora più acqua dello yogurt..e sono uguale a te, appena qualcuno mi nomina la grecia entro in crisi per non essere lì.

    RispondiElimina
  3. no, perch è i barattieri hanno meno acqua, per quello li preferisco ai cetrioli.....

    RispondiElimina