28 maggio 2008

Mission: Impossible!

In una città come Bari ci sono delle cose che, forse, non si possono fare!!
Ti guardano come se fossi pazza, o, peggio, volessi fare “un’ingiustizia” a qualcuno!
Mi spiego!
Casa nuova, cucina nuova, mercato nuovo, ispirazione: parmigiana di melanzane!
Faccio la spesa, torno a casa, pulisco le melanzane e le friggo. Arrivata al punto di cambiare l’olio nella padella lo trasferisco in una brocca di vetro, per non rovinare i tubi nuovi nuovi del lavabo della cucina. Mi fermo, ci penso un millesimo di secondo e decido che quell’olio s’ha da smaltire con gli oli usati!
Così raccolgo anche il successivo, lo faccio raffreddare, lo trasferisco in una bottiglia di plastica e aspetto.
Aspetto il pomeriggio, devo portare i bimbi ad una festa, la macchina è parcheggiata accanto al benzinaio: Bingo!
Mi reco dal benzinaio trascinando i bimbi, la mia borsa enorme - regalo di compleanno, ma che mi è un po’ di impaccio quando cammino con Sveva nella mano destra e Peppe nella sinistra per attraversare... - e “la bottiglia” in una busta di plastica. Mi avvicino alla pompa di benzina a piedi, e già qui il benzinaio mi guarda strano, lo guardo in faccia e un po’ impacciata gli dico: “Buongiorno, mi scusi, non mi prenda per pazza... ma qui smaltite gli oli usati?!”, il tipo, gentilissimo e per nulla sconvolto mi spiega che lo fa solo chi fa i cambi d’olio, e che lui non ne fa, ma mi indica un meccanico in zona che mi può essere utile. Confortata, ringrazio, saluto e mi metto in macchina, ricordandomi che nella stessa strada della ludoteca dove siamo diretti c’è un meccanico, anzi due!
Arrivo, parcheggio, prendo i miei due monelli, la borsa, la busta e vado.
Entro.
Il meccanico è nascosto fra due macchine. Un cliente mi vede e lo avverte, già un po’ stupito dal fatto che una donna, vestita, si rechi in un posto simile dove questa parola ha un solo significato e sta appeso nudo ad una parete seduto su un pneumatico con una chiave inglese in mano!
“Buonasera” dico io, e il meccanico comincia a guardarmi con aria sufficiente, convinto del fatto che non sia in grado di accendere un’auto senza bruciarla. Prendo coraggio, sapendo quel che mi aspetta, e gli faccio la fatidica domanda: ”Mi scusi, qui fate la raccolta per lo smaltimento degli oli usati?”.
Silenzio.
Mi guarda attonito per capire chi sono.
Ispettrice di quale istituto?
Il Consorzio degli Oli Usati?
L’Inps?
L’Inail?
La guardia di Finanza?
I Nas?
La Cia?
Tutto questo glielo si legge in faccia, ma è la presenza dei due pargoli che lo spiazza.
Il silenzio continua, allora gli spiego che sarebbe da parte mia un gesto civile consegnargli l’olio da me usato!
Mi guarda ancora, ma ora l’espressione è più rilassata, quasi incazzata, ma dopotutto benevola, mi chiede che olio sia e mi aspetto una bestemmia quando gli dico che è “olio fritto”.
La parolaccia gli è passata per la testa, ma non l’ha detta, rilassato mi ha spiegato, che per così poco olio non mi dovevo certo prendere il fastidio...e fargli prendere un mezzo infarto!
Comunque, missione compiuta: l’ha preso, anche se sono sicura che non abbia aspettato neanche 3 secondi per scaraventarlo gastemando* nel primo bidone che gli è capitato sotto tiro!

*”bestemmiando”, nell’idioma locale.

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