18 novembre 2009

Ooops!!

Se c’è una persona alla quale non si può dir...di non dire, quella sono io. Non parlo di segreti, sono una tomba, sono un’avvocata, so di non dover riferire nulla di non riferibile, ma se c’è un particolare imbarazzante da omettere, una gaffe da evitare, una brutta figura da non fare, beh! io non ometto, non evito, io la faccio!
Ho smesso di chiedere alla panciute se siano incinte: quando lo chiedo io, non lo sono mai. Hanno la pancia e si offendono. O peggio una tragedia da raccontare, e tu (io) ti chiedi il perchè ti (mi) abbiano messa al mondo.
Se hai la ricrescita, il mio occhio cade - involontariamente, lo giuro - sempre sull’attaccatura dei capelli, sottolineando, ancor più involontariamente, la trascuratezza della mia interlocutrice.
Se ti soffi il naso, faccio finta di niente, ma secondo me, si nota che l’ho notato, anche se soffiarsi il naso, nonostante i recenti fanatismi legati alla suina, non è stato ancora qualificato come reato contro l’umanità! Io stessa lo faccio continuamente, e sono ancora a piede libero!
Vi risparmio le ridicole proposte avanzate da una fanatica in riunione a scuola con i genitori a proposito della prossima (l’ennesima) pandemia! Ambulanze, ricoveri coatti...nemmeno Hannibal the Cannibal!
Alla stessa maniera cerco di evirtare agli altri brutte figure o noie. Ed è ancora peggio!
Una sorta di san Francesco delle buone maniere. Beccandomi sempre un laconico ”ma la vuoi finire!” da mio marito! Credo non abbia ancora fatto l’abitudine al fatto che fermi gli sconosciuti per avvisarli che hanno la borsa aperta, che hanno dimenticato la giacca appesa alla sedia del bar. A volte alzo il passo, quasi li rincorro!
La più imbarazzante, è stata avvisare una collega (che ovviamente non conoscevo) in tribunale, che proprio dove lei aveva appoggiato la borsa, e sto parlando dell’aula di udienza, non del giardinetto...beh c’era un sospetto liquido giallo. Più che sospetto, inequivocabile!
Ma per tornare alle mie gaffes, ricordo una volta, eravamo con amici, e ci avrebbero raggiunto altri amici di amici. Eravamo a casa di Nicola, in salotto con la tv accesa. Ci dissero solo che uno dei nuovi, aveva recentemente perso la madre, pregandoci, implicitamente, di evitare discorsi “pericolosi”.
Tra i miei più grandi difetti c’è anche la pretesa di metter gli ospiti a proprio agio e di rompere il ghiaccio.
Mi ci volle un attimo.
Sigla del telegiornale...tatatatataaa, i titoli, mezzo busto del conduttore, “benvenuti all’edizione delle 20.00...”. Senza pensarci un attimo, per rompere il silenzio imbarazzato dei presenti, pronunciai le seguenti parole: “Uh MAMMA! Come è pallido quest’uomo. E come si chiama? MORTIMER?”.

4 commenti:

  1. chiamale pure gaffe ma io le ho trovate divertenti!

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  2. Grazie, ELe! Ma io rido moltissimo di me!! Altrimenti non le direi al mondo intero (eeehhhsagggerata! siamo pochi pochi!!) certe cose!
    Grazie per essere passata di qui!

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  3. heheheeh mi fai schiantareeeee!!!
    comunque se ti può consolare.....io sono quella che quando, girando in macchina, trovo uno che ha la portiera aperta....lo rincorro , gli suono.... gli indico...la portiera....e generalmente mi mandano a quel paese, prendendomi per pazza!!!
    :-)
    a presto Pippi

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  4. Allora sei come me!!!! Mi capisci!!! La nostra è una missione!
    Grazie per gli ...schiantamenti!!
    ;OP

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