24 febbraio 2011

A me gli occhi!

Finalmente l'ho capito!
Sono dieci anni che ho il bimby e sono dieci anni che lo respingo.
Esteticamente è inguardabile, non fa quello che dico io, fa solo quello che dice lui, come dice lui e SE lo dice lui.
Se le quantità non sono quelle che dice lui le preparazioni o vengono così così o una vera schifezza!
Insomma, sin da subito, le cose fra noi non sono andate proprio benissimo. Si, impasta bene, ma io mi rifiuto di fare le rape stufate nel bicchiere del bimby, e taccio sui dolci.
Ma la repulsione era un'altra e non la coglievo, perchè, in fondo di frullatore trattasi, un perchè altro sulla mia repulsione doveva pur esserci...e l'ho trovato! L'altra sera, fra un podcast di jamie oliver ed una app di martha stewart finalmente ho avuto l'illuminazione. E' cieco! O meglio, rende cieca me. Io non posso vedere ciò che accade nel bicchiere! Ecco perchè non mi piace! Io adoro vedere gli alimenti che si fondono, che si confondono, si abbracciano e si uniscono. I colori, le textures. Niente! Con il bimby tutto il passaggio vouyeristico del cibo viene totalmente annullato.
Ma la bellezza quella è, io non voglio una sveglietta da quattro (uhhh... molti di più!) soldi che mi dica che la preparazione è pronta, io voglio vedere e decidere da me se la consistenza è quella che dico io e voglio vedere tutto quello che succede ai miei ingredienti, della mia ricetta, nella mia cucina!
Ecco! Finalmente respiro...che liberazione!

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