25 novembre 2006

Jamie Oliver's World's Best Roast Beef with World's Best Baked Onions and Huge Yorkshire Pudding


E' da più di un anno che ho visto questa ricetta di Jamie Oliver e mi sono subito detta che avrei dovuto farla, perchè troppo appetitosa. L'ho finalmente fatta ed è più buona di quel che mi aspettassi, e mi aspettavo molto!
Un vero pranzo della domenica, roast beef, che però ho fatto a modo mio con qualche consiglio di Jamie (il mio amico Jamie), le cipolle, modificate da me solo in un dettaglio e lo Yorkshire pudding, di cui già mi innamorai vedendolo fare a Nigella e dalla quale ho appreso il segreto per farlo gonfiare "gloriously", come dice la mia prediletta!
E allora cominciamo, gli ingredienti per quattro persone sono:
- un bel pezzo di carne per arrosto
- due spicchi di aglio
-una cipolla bionda
- una carota
- rosmarino
- salvia
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe
Si prende un bel pezzo di carne per arrosto, lo si massaggia con del sale, e poco pepe se vi piace, e lo si fa rosolare a fiamma vivace in una casseruola bella capiente con sei, sette cucchiai di olio extravergine di oliva, un paio di spicchi di aglio, una bella cipollina bionda, ma anche lo scalogno va bene, una carota a pezzettoni, rosmarino e salvia.
Quando la carne è ben dorata da tutti i lati, si irrora con un bicchiere e mezzo di ottimo vino rosso. Siamo a novembre e ho usato del novello di primitivo (un po' acidulo, ma buono). Si fa evaporare e si abbassa un po' la fiamma, ma non troppo se non volete ritrovarvi con del bollito.
Per sicurezza, a parte, fate un brodino vegetale con carota, sedano e cipolla e lo fate sobbollire, serve a bagnare (poco per volta) l'arrosto per non farlo soffriggere troppo nel caso in cui il vino evapori del tutto. Ma il vino deve essere abbondante e quindi....vedete un po' voi, dipende dal peso della carne, il mio era piccolino: per due adulti e due piccolini!
Quando la carne sarà cotta, toglietela dalla pentola e fatela riposare, filtrate il sughetto della carne rimettelo sul fuoco e fatelo restringere appena con un cucchiaino raso di farina setacciata. Se poi vi piace molto ristretta, aggiungete un po' più di farina e aumentate il tempo di cottura (questione di pochi minuti, non vi allontante dal fuoco!). Poichè noi non amiamo la carne al sangue, una volta affettata la faccio finire di cuocere, ove servisse, nel sughetto, ma solo per pochissimi secondi, altrimenti potrebbe indurirsi....ma tutto ciò non è servito perchè mi è venuto veramente da Dio... scusate, ma quando ce vo' ce vo'!

Prendete poi quattro cipolle bianche ( si, sono tre, e allora?!), e fatele bollire per quindici minuti in acqua bollente e salata.
Riscaldate il forno a 200°C.
Oltre alle cipolle vi servono:
- 2 spicchi di aglio
- 4 rametti di rosmarino
- 8 cucchiai da tavola di panna da cucina
- 2 manciate di parmigiano grattugiato
- 4 fette di speck (Jamie vuole la pancetta, ma a me non piace!)
- sale e pepe grattuggiato fresco
Una volta raffreddate, taglaiatene la testa e svuotatele per metà e tritate finemente il tutto. In una pentola fate riscaldare un paio di cucchiai di olio extravergne di oliva, con due spicchi di aglio tritati finemente ( io lio metto interi e poi li tolgo) e fate rosolare le cipolle tritate con un po' di rosmarino.
Dopo un paio di minuti spegnete il fuoco. Aggiungete 8 cucchiai di panna da cucina e un paio di manciate di parmigiano grattuggiato.
Ponete le cipolle su una placca da forno unta con dell'olio di olva extravergine e riempitele con il composto, avvolgete le cipolle con le fette di speck. La ricetta originale prevede la pancetta, ma io non la amo particolarmente e la sostituisco sempre con lo speck, fermatelo con un rametto di rosmarino, infornate in forno caldo per 25 minuti e servite subito!
Infine lo Yorkshire pudding:

Vi servono:
- 285 ml di latte
- 115 g di farina
- 3 uova
- 1 pizzico di sale
- 1 cucchiaio di olio di oliva extravergine
Mettete tutti gli ingrendienti tranne la farina in un robot da cucina e fatelo lavorare per 10 o 15 minuti, e questo è il segreto di Nigella, solo a questo punto incorporate la farina. Preriscaldate il forno al massimo e ungete una teglia da muffin con abbondante olio vegetale e mettetela in forno per dieci minuti (si, solo con l'olio). Passati 10 minuti, riempite la teglia con il composto e infornate per venti minuti, senza mai aprire il forno. Serviteli caldi e trionfanti (Nigella dixit!).
Una faticaccia, ma davvero tutto delizioso!

21 novembre 2006

La foto che mancava...


......che mio marito non ha fatto e che ho fatto io!
La foto è prorpio brutta, ma che ci volete fa, io so fare la pizza, mi sembra più che sufficiente!!
Il commento di mia figlia? Mammina, ti voglio tantissimo bene, la tua pizza è più buona di quella della pizzeria!!!
Sono soddifazioni!!!
Mi sto organizzando per una ricettina niente male!!!
Baci Ivana

16 novembre 2006

dr. house!

...nel senso che sto a casa a curare i malati, i due piccoli e pure noi grandi!
Il circolo vizioso si è impossessato della casa: mio marito è DI NUOVO a casa con la ricaduta, io sto maluccio, ma ai piccoli ancora non passa! Il piccolino si è fatto ben due notti con la febbre a 39,5°, che nonostante tachipirina e nureflex, non si è mai abbassata sotto i 39° per due notti, solo durante il giorno "si abbassava" a 38,5°, am già il pomeriggio saliva a 39°. Ora hanno una tosse pazzesca e un forte raffreeddore, che soprattutto la notte gli da un sacco di noia! Si sono impossessati del lettone, nel senso che ci dormiano in quattro (ma perchè non prendemmo il king size?!), e quindi tempo per cucinare proprio non ne ho!
Bacilli!
Ivana

10 novembre 2006

Attenti a quei due!!!


Queste torte le ho impastate a mano, esattamente come ho visto fare da piccola alla zia di mia madre, zia Anna. La cosa incredibile è che io ho ricordato questo particolare solo nel momento in cui la mia amica Margherita mi ha dato la ricetta e mi ha detto di impastarla a mano. Ho ricordato le sue mani forti immerse nell'impasto appiccicoso. Quello che però non ricordo, ma che le chiederò, è cosa esattamente impastasse a mano, non poteva essere la pasta choux perchè quella si fa a caldo, ma era una pasta di quella stessa consistenza, consistenza molto simile a quella di questa torta quando è pronta da infornare.
Ai piccoli che non amano la torta di mele e tutta la frutta in generale, salvo rare eccezioni, ho aggiunto un po' di cacao e ne ho fatto dei piccoli muffin.
Ecco in effetti la ricetta potrebbe essere usata come base per i muffin, da farcire a piacere: mele, mirtilli, nutella, gocce di cioccolato...ad libitum!
Come vedete non abbiamo avuto il tempo neanche di fare le foto: i due golosoni non hanno voluto "sentire ragioni", come si dice dalle mie parti! E considerato che per cena ho fatto la focaccia i piccolini erano proprio contenti ieri sera!

09 novembre 2006

La focaccia!

Per fare la massa (o pasta di pane) io uso una ricetta eccezionale:
500 g farina
300 ml acqua tiepida
mezzo panetto di lievito di birra
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaino di sale
La tecnica è la classica: faccio sciogliere nell'acqua tiepida il lievito e lo zucchero e verso piano piano nella fontana di farina impastando con le mani. Lievito e zucchero vanno fatti sciogliere insieme, mentre il sale lo metto nella "periferia" della fontana, ho sentito dire che il sale, al contrario dello zucchero, non aiuta la lievitazione.
Lavoro bene la massa che deve risultare elastica, e poi la metto a lievitare in un posto al riparo da correnti e sbalzi di temperatura per almeno un'ora e mezza. Poi la lavoro poco poco per sgonfiarla e la stendo, non troppo sottile, nella teglia unta ( non siate tirchi con l'olio, nè esagerati: il giusto) di olio extravergine di oliva.
La scelta della teglia è fondamentale: in due teglie diverse la stessa focaccia ha risultati diversi. L'antiaderente non delude mai, ma provate le vostre teglie e decidete voi stessi quale vada eletta a teglia ufficiale della pizza e della focaccia di casa vostra.
Per la farcitura ho rubato un'intuizione di mia figlia (che per chi non lo sapesse compie 4 anni a dicembre!) che è poi una variazione del ripieno classico barese dei panzerotti fritti: e cioè mischio la passata di pomodoro (nei panzerotti si fa sgocciolare il pomodoro pelato) con il parmigiano. E' fantastico perchè il parmigiano non brucia e conteporaneamente la focaccia rimane soffice in superficie e croccante nella parte inferiore, proprio come quella che vendono i panifici dalle mie parti. E' stata la mia piccolina a farlo la prima volta pasticciandoci sopra, ed io ebbi l'intuizione che quella sarebbe stata la svolta della focaccia in casa nostra.
Lo strato di questo pastrocchio deve essere generoso. Poi un po' di sale e di olio extravergine di oliva, pepe se non ci sono piccoli a cena. Con l'aggiunta di spesse fette di mozzarella a metà cottura è una splendida pizza. Solo a questo punto accendete il forno, in modo tale che la focaccia finisca la sua lievitazione e sia più digeribile, quindi forno al massimo (che per me significa 250°) per circa 20' facendo attenzione a spostare sui vari livelli del forno la teglia per farla venire croccante sotto e cotta bene in superficie!
Ovviamente lo spessore della pizza/focaccia è strettamente legato ai propri gusti!
Bon appetit!
Baci Ivana

03 novembre 2006

Boom!




Sabato sera qui c'erano 22°. Oggi, no! Oggi fà un freddo cane! E quando fà freddo, mi chiudo letteralmente in casa con miei due pinguini....ehm, bambini e cucino e non esattamente insalatine. Ecco il titolo del post riguarda il calcolo della calorie del piatto che ho preparato oggi. Un pasticcio vero e proprio di tagliatelle con molta besciamella (che io adoro... e non storcete il naso!) prosciutto cotto, fontina parmigiano e zucchine saltate in padella! Perl'appunto....BOOM!
Baci
Ivana