08 novembre 2010

Les jours tristes

Arrivano. I giorni tristi arrivano, e quando non puoi far niente, ma solo convivere con il dolore e la tristezza, i rimpianti e i ricordi, non c'è nulla da fare. Continui a fare la lavatrice e stendere il bucato. Ma poi ti siedi ad un sedia e la cosa migliore da fare è bersi una tazza di latte e caffè. Ripensando a come lui la beveva con gusto. A lui il latte piaceva caldo e bianco, con i pezzi di pane dentro. E lo zucchero, di cui era ghiottissimo. La zuppa del latte, è uno dei ricordi che ho sin da bambina. La zuppa del latte era un momento per farsi del bene, per mangiare una cosa golosa, e fermarsi a fine giornata. L'ultimo regalo goloso prima di andare a letto.
Mio nonno non c'è più, mio nonno Onofrio non c'è più. Se ne è andato.
Mio Nonno Onofrio era una persona buona, giusta, brava, generosa e onesta. Era affettuoso come solo i nonni sanno essere. E seppur abbia passato la sua vita lavorare nei posti più lontani ed impervi, nei deserti e nei paesi in guerra, non se ne è mai lamentato. Con orgoglio lavorarava onestamente per la sua famiglia. Era capo operaio mio nonno. Rispettato da tutti a cominciare dai suoi superiori. Inflessibile, come solo i giusti sanno essere. E poi aggiustava tutto mio nonno. Se qualcosa si rompeva, lui la sapeva aggiustare benissimo. Aveva una scatola piena di viti, chiodi e attrezzi e quando la apriva per aggiustare qualcosa mi sedevo a guardarlo e a guardare quanto fosse bravo a fare le cose.
Ora non c'è più, ed a me non rimane che andare fiera del mio nonnino. Mi rimangono i suoi ricordi bellissimi e dolci. Il suo esempio ed il suo amore immenso. Ti accarezzo, nonno. Ti accarezzo per sempre.
Ivana

6 commenti:

  1. mi dispiace :(((
    una preghiera per tuo nonno e un abbraccio per te!

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  2. mi dispiace tanto, della tristezza sottesa ai tuoi sorrisi sempre generosi, alla tua energia vitale sempre trascinante.
    Sono contenta che hai questo spazio, per confidare le tue amarezze e per avere quella sincerità profonda ed intima che riusciamo ad avere quando un velo o una maschera leggera ci copre il viso.
    Sono certa che carezze così delicate e tenere sono capaci di superare qualunque barriera. tanto è vero che mi sembra di avere partecipato, con te e tuo nonno, che non ho mai conosciuto, al rito goloso della zuppa del latte.
    Ti abbraccio con tutta me stessa, amica mia. Velia

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  3. Grazie. Di cuore. Le tue parole preziose e sempre sincere, mi riscaldano, mi riempiono e mi ristorano.
    Ti voglio bene, amica mia!

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  4. Scusa se non ci sono... ma lo sai che sono sempre vicina a te. Ti abbraccio, in ritardo.
    A.

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