22 gennaio 2008

Help!

Perchè le altre mamme mi dicono che i loro pargoli alle 8,30 di sera sono distrutti e dormono, mentre i miei no?
Giuseppe, che insieme a Sveva, è sveglio dalle 7,30 di stamattina, quando alle 10 passate gli ho detto che era tempo di andare a far la nanna, ha cominciato a suonare la tromba!

16 gennaio 2008

Con le migliori intenzioni

Risotto alla zucca con semi di papavero, bresaola e melagrana

Questo è il risotto che ho fatto prima della tempesta di sabato.....
Dal fruttivendolo la zucca era vicina alle melegrane e allora mi è venuta l'idea di farci un risotto, le intenzioni erano davvero buone, un po' meno il risotto, non c'era armonia, ma secondo me sabato neanche la pasta al burro sarebbe stata armoniosa!!!

15 gennaio 2008

E' qui la festa?

E alla fine, forse, ce l'abbiamo fatta ad uscirne, a battere quel microscopico bastardo che ci ha avvelenato le viscere, ce le ha intorcinate, direbbero a Roma, offese e malmenate.
Ha fatto piangere il piccolo per una mattinata intera, dal dolore per gli spasmi, ha fatto vomitare tutti e due gli angioletti, e poi ha attaccato pure gli intestini di mamma e papà, in particolare quello di mamma. La diagnosi? Atti vandalici, ecco quello che che ha fatto quel bastardo!
Ma non è tutto.
Sabato era prevista la festa di Sveva, presso l'asilo del quartiere: buffet, e inviti a tutta la classe più gli amici e i parenti.
Orario della festa, ore 17.00.
Ore 7,30, il piccolo si sveglia in preda agli spasmi, e piange, piange, piange. Tutta la mattina.
Gli do' i fermenti lattici.
Niente.
Corro in farmacia per le supposte, torno, gliene metto una, ma niente.
Due ore per fargli prendere l'alginor (una delle cose più orrende che abbia mai assaggiato), e verso le 13,00 un primo, flebile, miglioramento.
Che dici, Nì, annulliamo?
Mah! Se restassi a casa io col piccolo, forse, ce la facciamo.
Preparo il risotto, per noi.
Preparo la torta. Per la festa. 12 uova per il pan di spagna e 4 per la crema. 16 in tutto.
Alle 15,30 Sveva si sveglia.
La faccia dice tutto.
Si sdraia sul divano, piccola piccola, con gli occhi piccoli piccoli, e solo poche parole escono dalla sua boccuccia con un fil di voce: "ho mal di pancia, mi fa male l'orecchio, mi fa male la testa, anche la guancia e non mi sento molto bene".
Le misuro la febbre, 37,5°.
...............
...............
Ci guardiamo in faccia per pochi, interminabili, secondi.
Una sola frase lampeggia ad intermittenza, modello Broadway, nelle nostre teste:
E MMO???!
Per un millesimo di secondo, ignoro volutamente tutte le telefonate che dovrò fare per annullare la festa, e penso, "e se la portassimo lo stes...", ma non posso nemmeno finire di pensarla quella frase, basta guardarla.....
Poi penso a come prospettarle allegramente che la festa, tanto attesa, e tanto rimandata (dal 29 dicembre), non si fa e non si farà.
Ma questa, paradossalmente, è stata la cosa più semplice, poichè la piccola si sentiva così male da non riuscire proprio a immaginare di uscire.
E allora, si comincia!
Prima telefonata: il buffet!
Salve, sono io, non è che per caso....no, abbiamo già preparato tutto....ah, allora portate tutto a casa mia, perchè la festa non si fa più, sa.... i bambini....uh che peccato....
Seconda telefonata: l'animatore: ciao sono io, sai ci sarebbe un problema....signora, ma non si preoccupi, son cose che capitano con i bimbi.... Un vero gentleman.
Alle 16.30 telefono a scuola, spiego la situazione, e quello, che oserei definire incazzato, mi fa: " e lei ora me lo dice?" E che gli dovevo rispondere? "sa, volevo tenerla sulle spine..." un vero genio, mi ha fatto perfino lo sconto del 50%.
E poi non so quante telefonate ho fatto, so solo che avevo davanti a me il telefono di casa, il telefonino, la lista degli invitati, la rubrica telefonica e l'elenco telefonico.... e un bicchiere di vino! Rimasto lì dall'ora di pranzo!
Alla fine dei conti, di alcune persone, avendo dato gli inviti alla maestra, non sapevo il cognome, la residenza, neanche l'esistenza, così preparo un cartello di scuse e vado a scuola ad affiggerlo sulla saracinesca. Chiusa.
E' stata meno dura di quel che pensassi, se non fosse che il giorno dopo, il virus, ha preso pure noi, che ci trascinavamo per casa nauseati, cercando di evitare di guardare quegli orribili vassoi pieni di sandwich, rustici e focaccine.
Bleaw.

04 gennaio 2008

Equilibrio precario

Sindrome premestruale e figli non sono compatibili!
Soprattutto se i tuoi figli sputano per terra le caramelle che non gli piacciono, in un giorno macchiano il divano di spremuta (un bicchiere) e di yogurth (un vasetto).
Per intenderci, il divano, è lo stesso sul quale Sveva ha vomitato!
E quando gli porgi un bicchiere di spremuta (un altro), corretta con l'antibiotico, lo versano irrimediabilmente per terra, ma solo dopo aver cominciato a bere, in modo tale che tu non sappia esattamente quanto antibiotico abbiano assunto, e non puoi farci un bel niente!!!!!
AIUTO!

02 gennaio 2008

Zovirax

No, ahimè, non è l'ultimo film che abbiamo visto, (quello è "la ricerca della felicità) ma è l'antibiotico con il quale abbiamo brindato anche per l'inizio dell'anno!
Cominciando dall'inizio: 4 giorni fa Giuseppe esordisce con la solita febbre: 38, 38,5, 39,7°, la stessa notte mi vomita praticamente addosso, quello che riesco ad evitare, salvando i miei capelli, va a finire per terra e non so come evita Svevina, il resto sul mio cuscino e parte del letto.
Risultato: cambio del pigiamino del bambino, del letto matrimoniale, della mia camicia da notte e maxi lavata per terra alle 5 di mattina!
In più Peppe decide che non si dorme e ci vediamo pure un po' di tv!
Il giorno dopo lo stesso: febbre, vomito, cambiata generale e lavata del pavimento alle sei di mattina!
Un giorno di pausa, e la sera del 31, a Svevina, sale la febbre a 39°, un bel conato di vomito anche per lei verso le 20,00 e - questa è la variante divano - alle 2.30 ha vomitato anche su quello, il che pone la parola fine alla vita dello stesso e ci toglie dall'imbarazzo nel quale da giorni io e Nì ci guardavamo indecisi se cambiarlo o rivestirlo!
Buona anno anche a voi!!
La cosa più carina di tutta la vicenda è stata una frase del piccolino, il quale, appena finito di vomitare, esausto ed incredulo ci guarda e chiede piangendo "Che cos'è questo?".
La più faticosa, invece, è stata convincere Svevina ad assumere una supposta, un'esperienza a metà strada tra una seduta di introspezione psicoanalitica ed uno di quei corsi di self help o come cavolo si chiamano!
La diagnosi?
Gengivo-stomatite herpetica, infatti a tutto questo dovete aggiungere l'impossibilità dei piccoli ad ingurgitare qualsiasi cosa per le pustolette in bocca!
....e non vi sto a tediare con la storia del bucato....immaginatevela voi!
Qualcuno ha una sigaretta? Ho voglia di ricominciare a fumare!

MondoCibo

Una bella sorpresa per l'inizio dell'anno: un nuovo portale per foodbloggers ed estimatori!
E' Mondocibo
Fateci un salto, ci troverete tutti gli ultimi post dei migliori foodbloggers italiani.
Felice 2008 a tutti!
Ivana

28 dicembre 2007

Confesso: ho copiato!

Copiate, gente, copiate!
Aprite due finestre del vostro programma di navigazione, safari, explorer, quello che volete voi, una su freerice, ed una su wordreference, scegliendo per quest'ultima l'opzione english definition, e donate, donate, donate.

25 dicembre 2007

Buon Natale

Auguri, auguri, auguri a tutti!
Babbo Natale è arrivato, ha sorseggiato il suo latte e biscotti, mangiato due cioccolatini, di cui uno al rum, e lasciato ai piccoli, ciò che loro speravano!

21 dicembre 2007

My best recipe of 2007

Ho deciso: la mia miglior ricetta del 2007 è quella delle madeleinette, mi è piaciuta per la semplicità e velocità nella preparazione, che ti consente di prepararle appena ti salta per la testa!





..e qui il post:


A la recherche de la madeleinette perdu....

E' la seconda volta, in due giorni, che faccio le madeleinette ed è la seconda volta che non riesco neanche a poggiare il piatto sulla tavola, che spariscono. Tutte. Ci sono i due piccoli golosoni che non ammettono neanche che si raffreddino, le mangiano bollenti!
A dire la verità sono davvero buone e molto semplici da fare.
Per 48 madeleinette, occorrono

1 uovo
40 g di zucchero semolato
1 pizzico di sale
50 g di burro più un cucchiaio per imburrare la teglia
45 gr di farina 00 ( oppure sostituitene 25 g con farina di mandorle, oggi io le ho fatte così)
1 cucchiaino di acqua di fiori d'arancio, oppure di acqua di rose, oppure di whisky (o ci ho messo il cutty sark!!) o di quello che più vi piace, anzi, io proverei con il limoncello....
zucchero a velo per guarnire

Sciogliere il burro a fuoco bassissimo e nel frattempo montare l'uovo con lo zucchero ed il sale per almeno 5 minuti con la frusta elettrica, fino a quando avrà la consistenza di una maionese. A questo punto aggiungere la/e farina/e setacciandole direttamente nel composto, ed il burro fuso al quale avrete aggiunto l'alcolico o l'aroma prescelto. Mescolare con delicatezza con un cucchiaio di legno e fa riposare in frigo per 1 ora.
Togliere dal frigo e lasciare mezz'ora a temperatura ambiente. Imburrare la teglia con l'aiuto di un pennello e riscaldare a 220° il forno. Il tempo di cottura è di 5 minuti, ma controllate già dopo 3 minuti, dipende dallo spessore!
Ora se credete che io riesca a far aspettare un'ora e mezza quei diavoli che in questo momento saltano giù dalla spalliera del divano, mentre io li scongiuro di riposarsi un po', in vista del matrimonio cui parteciperemo stasera, siete dei pazzi! Quando ho preso poi qualche madeleinette per la foto, sono insorti, togliendomele direttamente dal piattino e guardandomi come se davvero fossi pazza io! Tra questi, mio marito, il fotografo, per primo!
Matrimonio???!
Oddio! La preghiera! Me ne sono dimenticata....Aarghhh!!!
Aiuto! Ciao devo andare!
Ivana
Etichette: Madeleinette

10 dicembre 2007

Spiderman 3

Ieri sera siamo riusciti a vedere Spiderman 3, il film è un bel fumettone, forte il grido contro la pena di morte, adorabile quando lui si toglie la sabbia dagli stivali in cima ad un grattacielo!
Ma la parte che ho apprezzato di più, è stata il pezzo finale della colonna sonora: "signal fire" dei miei adoratissimi snow patrol, quelli di chasing cars, per intenderci, il pezzo finale dell'ultima puntata della seconda serie di grey's anatomy! Non so se mi spiego....
Guardatelo qui, io piango ogni volta che vedo la scena finale.

03 dicembre 2007

Italian Pasta

Se non avete due figli di 5 e 3 anni in casa, forse, non sapete che ci sono dei momenti davvero frenetici, nei quali non vi è permesso di fare alcunchè di diverso da quello che state facendo.
Mettete, per esempio, che la grande stia per addormentarsi e che DEBBA fare la pipì PRIMA di andare a dormire, pena l'eventualità che la faccia mentre dorme e che tu, nel cuore della notte, debba fare un cambio totale del letto e del pigiamino della malcapitata, bagnata fino alle caviglie.
Che, per fargliela fare, tu sia disposta a portare il vasino davanti al divano sul quale lei vorrebbe placidamente farsi abbracciare da Morfeo, ma che, non appena tu poggi il vasino per terra, il piccolo si spogli immediatamente per fare la pipì nel suddetto vasino. IN PIEDI E NEL SALONE.
Che, tradotto per i poco avvezzi, significa schizzi di pipì ovunque tranne che nel vasino, e allora: contratti una pipì da seduto col piccolo e la grande te la carichi in spalla, mezza addormentata e la porti in bagno, dove, miracolosamente, non prende il piccio quotidiano "no, non voglio fare la pipì!" (il perchè lo sa solo Dio!).
Dopo di che tutti decidono che, stasera, si lavano i denti, ma a Sveva glieli devo lavare io, salvo poi doverle procurare un bicchiere per il risciacquo (eppure sono sicura che film americani con la classica scena del lavaggio di denti all'americana non ne abbia visti!).
No, in effetti l'ha visto fare a me, quando, sul divano, le devo lavare anche i denti. Ed i bicchieri sono due, uno vuoto ed uno pieno, il perchè è facile intuirlo!
Ebbene, mettiate anche il caso che, malauguratamente, abbiate "buttato" la pasta qualche minuto PRIMA che tutto ciò si svolgesse, e che, data l'ora, non abbiate nessuna voglia di ricominciare..........
Il quadro è questo: "Eppure a me, la pasta piaceva. - Sospira - E' cotta al punto tale che puoi di diritto aprirti un ristorantino in Germania, ma non in una città importante, una cittadina, ecco, e fuori ci puoi scrivere - con accento tetesco - "PASHTA ITALIANA", potresti aggiungerci un wurstel anche, tanto......".
Silenzio.
Singulti di risata strozzata della cuoca!

29 novembre 2007

Ma come si fa?!

Avete presente un uomo di 40 anni, stimato avvocato, che torna a casa la sera e, di fronte alle prelibatezze, ma anche una semplice pasta al sugo, comunque preparate mentre ti picchiano con la spada dei power rangers e ti sparpagliano per terra il deposito della mattel e della fisher price messi insieme, ti dice: "no, grazie non ho fame perchè ho mangiato tre crostatine"?
E lo fa due sere su tre!!!!
Beh, quello è mio marito!

28 novembre 2007

Risotto.....grigliato

Oggi pomeriggio è venuta a trovarci Nonna Titti, ovvero mia madre, la quale, dopo un po', vista la mia inusuale spensieratezza per quell'ora, mi ha chiesto cosa dovessi preparare per cena. Io le ho risposto che ai piccoli avevo già preparato le polpette, quelle con le carote, al sugo, e per noi, avrei fatto il mio risotto "grigliato".
"COSA?!", mi risponde mia madre, ed io, come se nulla fosse, le rispondo "Si, faccio il risotto agli spinaci, lo faccio mantecare con burro e parmigiano, aggiungo un uovo, lo metto in una pirofila con del pan grattato, olio, e lo faccio gratinare.....gratinato, il risotto è gratinato, non grigliato!!!"
Non vi dico quante me ne ha dette Svevina: "maaammaaa, ma che diiiciii!!"!
Il risotto è venuto benissimo, la croccantezza della crosticina e la dolcezza del riso all'interno, ne fanno uno dei miei piatti preferiti, se non fosse che quando l'ho servito a mio marito Svevina ha esclamato tappandosi naso e bocca: "BLEAW, che schifoo!".
Per chi ci volesse provare, la particolarità è nella cottura degli spinaci: si fanno cuocere per un minuto nell'olio con la cipolla, e prima di aggiungere il riso e farlo tostare, sfumare con il vino e tutta la tiritera del risotto, gli spinaci vanno tolti.
Quando il riso è quasi cotto, si aggiungono gli spinaci precedentemente frullati (frullati si, ma non troppo), in modo tale che il risotto diventi di un bel verde brillante, e si finisce come al solito, mantecando con burro e parmigiano, ma aggiungendo in più un uovo, si gira velocemente con un cucchiaio di legno, si versa in una pirofila unta con olio extravergine di oliva, si spolverizza con del pan grattato, un giro d'olio e si inforna immediatamente sotto il grill.

22 novembre 2007

Interiors - part two -

Nì, ma a te piace?
No.
Ma perchè hanno messo il tricolore!?
Boh.
Ma è di destra!
Già.
Ma perchè?
Mah.

18 novembre 2007

Dreaming my dreams

E' la prima volta in vita mia che faccio tre volte lo stesso sogno in una notte. Non mi è mai successo, nè quando mi dovevo sposare, o quando dovevo partorire, nemmeno per l'esame di diritto commerciale (tenuto con il prof. Castellano!): MAI!
Ma stanotte, per tre volte mi sono svegliata dallo stesso sogno, e per tutte e tre le volte ero rincuorata per aver finalmente parlato. Grande, ogni volta, la delusione, nello scoprire che solo di sogno si trattava.
Di cosa sto parlando?
Della cosa che mi fa piangere almeno due volte al giorno, che non mi tolgo dalla testa e che non riesco ad accettare.
Posto che, tutti i miei cari godono di ottima salute (e questo dovrebbe bastarmi, lo so), stiamo per cambiare casa. Abbiamo trovato chi si compra questa, che se pure con una sola camera da letto, è per me la casa più bella del mondo, e abbiamo trovato la casa da comprare.
La Casa.
Quella casa.
La casa in cui ho vissuto da bambina e che ho amato per i successivi venti anni, ma che mai potrà sostituire questa.
E' bellissima, è grandissima, ha il giardino, ma.....non è qui.
Io qui ci ho fatto il nido.
I miei piccoli hanno tutto quello che uno, da una casa, si sogna: le scuole vicine, gli amici dietro casa, il mare che si vede dalla finestra, il giardino dietro l'angolo, un bel quartiere intorno.
Nell'altra casa, invece, le scuole bisogna raggiungerle in auto, e gli amici pure, e il quartiere, seppur buono, non è questo.
In più, sia Sveva che Giuseppe, soffrono il mal d'auto.
Io so che il giorno che chiuderò questa porta per l'ultima volta mi sembrerà di essermi svegliata da un sogno.
Non ho nessun entusiasmo. Ed io, l'entusiasmo, normalmente, potrei venderlo.

10 novembre 2007

Il grande melone!


Oggi pomeriggio guardavo il film Caterina va in città di Virzì, quando, all'improvviso, dalla mia bocca, sono uscite queste parole: "guarda Nì, quello lungo lungo del film dell'Archibugi....il melone, il grande melone!".

06 novembre 2007

La camionista

Quando sono tornata a casa dopo aver preso i piccoli da scuola sapevo solo che avevo una fame da lupi, volevo un piatto di pasta dimensione camionista, e avevo voglia di sapori forti. Con in frigo lo speck, l'avevo capito dalle dieci di stamattina che quella sarebbe sata la nostra pappa, oggi!
Così ho messo su l'acqua, non prima di aver infornato l'orata ai piccoli, che, sfilettata dal mio fido pescivendolo, ho marinato per pochi secondi in olio e limone, ricoperto con uno strato di pangrattato bello spesso, condito ancora con un goccio di vinaigrette, e via, in forno, sotto il grill, per 5/7'.
Dicevo dello speck: ho preso una pentola, ci ho versato un filo d'olio, lo speck a striscioline, e ho aperto il frigo per scoprire cosa vi ci si celasse al suo interno! (vi ci si ????!)
Le zucchine presentavano macchie circolari che avrei sottoposto ad un team di micologi, per cui ho glissato sulle zucchine, lasciato perdere i peperoni gialli, e ho aperto il frezeer per scoprire, che si, qualche pisellino primavera ancora c'era. Così ho preso una bella manciata di pisellini, li ho fatti riprendere un po' nell'olio e, non avendo la panna, ci ho messo del latte, che ho subito corretto con un mezzo mestolo di acqua bollente della pasta e ho lasciato cuocere a fuoco moderatamente vivace (mo' si, mo' no) per qualche minuto, dopodichè, per far addensare il sughetto ho aggiunto una spolveratina di farina 00, ma davvero come se stessi salando, proprio un pizzico. A questo punto mi sono allontanata, non ricordo perchè, forse per far mangiare i piccoli e ho lasciato che il sughetto si consumasse un po'. Al momento di buttare la pasta ho esagerato proprio perchè ne volevo un bel piattone, avevo una fame da camionista, l'ho detto, ma......ma....
ma mentre scolavo la pasta aaaahhhhhhhh ... +++@@@@#####]]]][[[#°° ho versato più di mezza pentola fuori dallo scolapasta, e tanti saluti al camionista! Comunque, dopo aver fatto saltare per pochi istanti in padella la pasta con il condimento, ho impiattato, cosparso con una julienne di rucola e scaglie di parmigiano e ho servito a tavola il piatto, Nì l'ha guardato e ha detto:"oggi porzioni da nouvelle cuisine, vedo!".

02 novembre 2007

Ieri, oggi e domani

BUCATO: t'ho steso.......e asciugato, piegato, stirato e riposto!
E domani si ricomincia.
Ho due bucati stesi ed uno da stendere, più altri due o tre da fare!
Riuscirò ad imparare dai miei errori?
Mah!

01 novembre 2007

My beautiful laundrette

Ho un problema con il bucato.
Un grosso problema con il bucato.
Lavo, ma non stendo, ritiro, ma non stiro, piego, ma non metto a posto.
E così, andando avanti con i giorni, la situazione diventa insostenibile.
Ci sono volte in cui mia madre, arriva, svuota i cestoni - biancheria da lavare, biancheria da stirare - e se li porta a casa sua.
Ma poi mi ritrovo, per un motivo qualsiasi, a dover stirare la camicia di mio marito all'ultimo momento, praticamente quando ha già addosso la giacca e la cravatta.
Oggi vorrei fare i quadrucci in brodo, ma non so se il bucato me lo permetterà.
Ormai è uno di casa. Ci siamo, io, Nicola, Sveva. Giuseppe e il bucato...ah no, l'altro ospite è la febbre di Giuseppe, in effetti siamo molto spesso in sei in casa: noi, la febbre di Peppe ed il bucato. Non sono convinta che andando a vivere in una casa più grande con tanti armadi e mobili per mettere a posto, il bucato mi abbandonerà mai! E nemmeno la febbre di Giuseppe, è ovvio!!!
Ed io continuerò ad appendere le mutande alla maniglia del forno la sera, per averle asciutte la mattina.