22 luglio 2007

Lessico famigliare

Giuseppe: "Papà giochiamo a Zzebba?" (la z è dolcissima)
trad.: papaà giochiamo a Zelda?
sempre Giuseppe:" papà giochiamo a Mariotto?"
trad.: papà giochiamo a mario party 8?

Ieri mattina ho comprato a Svevina un fascicolo di Fragolina Dolcecuore che regalava un piccolo matterello, una piccola teglia da forno per crostata e un fascicolo con giochi e ricette.....come mai avrei potuto resistere?!
Tornata a casa, la piccolina è stata contentissima e, ovviamente, ha preteso che, alle 3 di pomeriggio, con fuori circa 40°, facessimo la crostata e i biscotti.
A dir la verità la ricetta l'ho ignorata del tutto poichè ho i miei must:
la frolla del Talismano e la crema di Santin, di cui ho già detto in passato!
Controllo in frigo, ed il sospetto è diventato certezza, i limoni erano trattati! Che fare, in assenza anche di un buon baccello di vaniglia!????
Non so come mi ritrovavo una bustina di vanillina, lo stupore è stato doppio, perchè, non l'ho mai nè comprata, nè usata, avendo ereditato da mia madre una certa diffidenza nei confronti della vanillina, diffidenza che può essere sintetizzata più o meno in questi termini "la vanilllina nei dolci??????? Nooooooo!!!!", accompagnato da un profondo brivido di incredulità e orrore.
Per evitare un altro dogma di mia madre, senza il limone o la vaniglia, "la crema da di uovo" (un po' come la frittata, che se non ci mette una montagna di parmigiano ed una foresta di basilico o prezzemolo, per l'appunto, da di uovo!) l'ho fatto.
Non so come, ma l'ho fatto, avevo la voce di mia madre in testa: dadiuovodadiuovodadiuovo (oh, ma quello uovo è, non è mica una bestemmia!?) e l'ho fatto, ho preso la bustina di vanillina, non ce la faccio neanche a scriverlo.... e ce l'ho messa dentro....
UNA PORCHERIAAAAA!
Noooooooo, la mia fantastica crema, tecnicamente perfetta, che se Santin l'avesse vista...
Per farla breve, con la pasta frolla senza buccia di limone, abbiamo fatto i biscotti ed una piccola crostatina. Non appena ho sfornato il tutto, Svevina, che adora la mia crema e ogni volta quasi la devo nascondere perché non la finisca tutta, mi fa:" mamma hai messo la crema nei biscotti?", le rispondo sconsolata "no, amore", e lei, sollevata "meno maleee!".

20 luglio 2007

Mattinata in casa

Oggi fa troppo caldo e siamo rimasti a casa, e Svevina mi ha chiesto i panzerotti, dal momento che stava giocando con la massa (acqua e farina). Preferisco fare io la massa per farli giocare, per evitare che il didò ponga la parola fine sulla sorte del mio divano!
Ha deciso che deve fare una festa, allora faremo anche i muffin al cioccolato, e ha chiesto le focaccine, le frittelle, le patatine fritte e la carne (sic!), e gli invitati sono mia madre e mia nonna!
I panzaerotti li faccio con la mia ricetta per la focaccia:
500 gr farina
280 ml di acqua tiepida (TIEPIDA, NON CALDA, SE NO MI AMMAZZATE IL LIEVITO)
12 gr di lievito di birra (mezzo panetto)
1 cucchiaio di zucchero
mezzo cucchiaino di sale
Ponete la farina a fontana in una grande ciotola, lo zucchero al centro, nel quale versare l'acqua a filo sul lievito sbriciolato, lavorate delicatamente il lievito versando lentamente tutta l'acqua, miscelate il tutto sempre lavorando con la mano, il sale va messo lontano dal lievito, in periferia.
Una volta fatta una palla, lavorate sul piano da lavoro con fermezza e pazienza fino a quando potrete dire: "ammazza che bella massa che m'è venuta oggi!", quando potrete affermare ciò con convinzione e senza tema di smentita, mettete a crescere la creatura nella ciotola di cui sopra, infarinata e non prima di aver inciso una croce e aver dato un bacio alla massa, io lo faccio sempre, anche se mio marito mi accusa di stregoneria e fanatismo religioso: niente di tutto ciò, lo fa mia nonna, lo fa mia madre e lo faccio io, un po' d'amore aiuta sempre! Io l ametto nel forno spento e chiuso, d'inverno lo riscaldo a 35°-40° e spengo.
Passate due orate (direbbe il mio amato Camilleri), ne fate ciò che volete, la pizza, la focaccia, la pizza di cipolle (segue post), la pizza di carne (segue post), e, appunto, panzerotti, classici e di carne (mmhhh, io li adoro! e che volete da me se sono una baresaccia!!!) e frittelle.
I panzerotti classici si fanno con un ripieno di pelati colati e schiacciati, molto parmigiano e mozzarella, sale e pepe. La mozzarella va anch'essa colata, per evitare che i panzerotti si aprano durante la frittura, sporcando così l'olio, che comincia a saltare e a provocarti ustioni che ti portano a ricordare le peggiori bestemmie mai sentite, oltre ad obbligarti a cambiare l'olio, pulire la padella, e ricominciare da capo!!
Il ripieno di carne è il mio preferito, si fa un battuto di carote e cipolla in una pentola con olio extravergine di oliva, si mette la carne tritata, che va poi "tirata" con il vino bianco, una volta evaporato il vino e che la carne è cotta, si spegne, e si aggiunge un sacco di parmigiano grattugiato, sale e pepe, e una volta intiepidita si riempiono i panzerotti, che vanno poi regolarmente fritti!
Io li faccio sia solo con carne di vitello, che con un misto in parti uguali di carne di vitello e di maiale.
Ora, qualcuno di voi ha letto qui o da qualche altra parte la parola "sottilette", no, ne sono sicura, nè qui nè altrove, perchè le sottilette non c'entrano niente con questa ricetta, e diciamocelo, con nessun altra ricetta, ma vabbè, niente polemiche stiamo parlando dei panzerotti, e allora perchè a mio marito glieli devo fare con la sottiletta, solo con la sottiletta, bianchi, senza pomodoro, giusto un po' di parmigiano....ma vi sembra giusto!??????

19 luglio 2007

oggi 19 luglio....

....mia figlia mi ha appena detto:" mamma, facciamo quella cosa con la grotta, la madonna, gesù....", "il presepe?!", dico io, "si MAMMA FACCIAMO IL PRESEPE!!!!!!!!" , ora scusate, ma devo andare a fare il presepe...

Senza parole

Con quattro pentole sul fuoco alle 9.00 di mattina, il piccolino (mio marito) mi annuncia che non torna a pranzo per il troppo lavoro.....sigh....avevo preparato la lasagna....si lo so che l'ho fatta la settimana scorsa, ma secondo voi io i fagiolini come glieli do ai piccolini piccoli??

11 luglio 2007

(Non) ode alla zanzara tigre


Non gentile, nè egregia, bensì, bastardissima zanzara tigre, che ti sei invaghita a prima vista dell'orecchio del mio splendido bambino, che hai voluto assaggiare, iniettandogli così germi gram positivi di cui avremmo fatto volentieri a meno, che hanno provocato un doloroso ascesso al mio piccolino indifeso, ascesso bastardo che gli ha gonfiato i linfonodi e gli provocato pure la febbre alta, che lo costringe adesso a sorbire una dose massiccia di antibiotico e creme di ogni tipo, sappi, bastarda, che, semmai le nostre strade dovessero ulteriormente incrociarsi, nulla per te sarà più come prima.
La mamma

06 luglio 2007

Mamma mi fai la lasagna?

Circa una settimana fa, qui, c'erano 47° C, e la mia piccolina, alla domanda (quotidiana) "che mangiamo oggi?", mi ha risposto: "mamma mi fai la lasagna?".
Potere dell'aria condizionata ....
Fatto sta che, nell'ordinare ciò che serviva, mi è sfuggita la lasagna, e quindi che fa la mamma pazza?
"ma si, c'ho le uova fresche...." lascio a voi finire la frase!
Ho fatto persino la besciamella e il ragù!
Me ne sono avanzate parecchie, che ho cotto e congelato separatamente in fogli di carta forno.
Oggi ho fatto un sugo veloce, una besciamella veloce, ho cotto velocemente dei fagiolini e li ho frullati con la carota che abitualmente aggiungo al sugo di quegli antivegetariani che sono i miei figli!
Ho aggiunto il frullato di vitamine al sugo, l'ho impiastricciato con la besciamella e il parmigiano e ho fatto una lasagna buonissima....
Se non faccio questi impiastri le vitamine non arrivano!!!!
Baci Ivana

04 luglio 2007

Hummus me tahini



M'è venuta la fissa dei meze, o meglio dei mezethes, al plurale. Non sono nient'altro che degli appetizers mediorientali: dalla Grecia alla Turchia al Libano usano servirli in tavola e aprire il pasto con queste meraviglie..... praticamente un sopataua (ovvero sopra la tavola, ed indica tutti quei cibi che si mettono sulla tavola e che servono ad accompagnare i pasti principali).
La più famosa è senz'altro l'hummus me tahini, ovvero crema di ceci con pasta di sesamo, il tahini, appunto. Di una facilità sconcertante e di una bontà semplice, tipica del cibo mediterraneo.
Nella foto c'è qualche esempio di sopataua o meze, oltre all'hummus, ci sono le cipolle rosse tenute una giornata in aceto, a sponsare, come si dice da noi, cioè a cacciare via l'acqua cattiva e acre, per lasciare il posto alla dolcezza della cipolla, e a renderla così anche molto più digeribile.
In più la mia adorata feta ed i pomodori con il basilico, io nel mio piatto unisco le cose, ma le servo separatamente, come fa spesso la mia mamma, in modo tale che ognuno possa creare il suo piatto come meglio crede. Un po' di democrazia ogni tanto si respira anche qui!!! Vero liguri??!
Questa la capisce solo chi ha letto il post precedente!

02 luglio 2007

Tzatziki e pesto di rucola


Se c'è una cosa (1):

Se c'è una cosa che non mi spiego è il perché la gente compri il pesto già fatto, non c'è cosa più stupida e veloce da fare, del pesto, con o senza mortaio!
In più lo puoi fare esattamente come piace a te e variarne la composizione in mille modi! Io lo faccio più spesso di rucola che di basilico, l'aglio spesso non lo metto, così mio marito può ricevere i suoi clienti senza imbarazzo! A volte ci metto un peperone verde, le noci, oggi dopo che l'ho assaggiato ci avrei messo un pezzetto di peperoncino fresco, che però non avevo e quindi si rimane nel condizionale! Chiedo ai liguri che leggono questo blog di non inorridire, ma in cucina, o almeno nella mia, regna l'anarchia più pura e spietata: se mi piace lo faccio, se non mi piace, non lo faccio più!
Ci si mette circa venti secondi con un minipimer, e se ne fai di più lo ricopri d'olio e lo conservi in frigo per un paio di giorni in un contenitore a chiusura ermetica, o magari lo congeli!
Morale della favola:
FATE IL PESTO NON COMPRATELO!!! Su questo almeno sarete d'accordo con me, cari liguri tradizionalisti e conservatori (si parla di pesto, suvvia!).
Le proporzioni sono sempre ad occhio:
- un muzzo di rucola (si, un muzzo e non un mazzo, che in barese significa un po');
- due cucchiai di parmigiano grattugiato
- olio extravergine di oliva, quanto basta per emulsionare, più quello che serve per coprire e conservare ciò che avanza
- sale
- e quello che vi va, aglio, peperone, peperoncino, pinoli, noci....
Emulsionate fino alla consistenza che più vi piace e conditeci delle pennette al dente e magari finite con una grattatina di ricotta marzotica (salata e dura per chi non batte la zona).

Se c'è una cosa (2):

Se c'è una cosa che io adoro letteralmente è la salsa tzatziki, da quando ho assaggiato quella made in corfù....aaahhhh non fatemi parlare di corfù, diventerei insopportabile, Nì, mare, sole, Nì, l'insalata greca, la feta, Nì, lo tzatziki, polpetta......ecco di polpetta vi posso parlare! Per tutto li resto, meglio di no, sono una mamma....ehm, dicevamo?!... polpetta! Ahhh... siii... Polpetta!
Polpetta è un simpatico cameriere corfiota di corfù (la ripetizione è voluta!) che il primo giorno che ci accomodammo ad uno dei suoi tavoli, ci guardò in faccia (a me e a Nì) e cominciò a parlarci in greco strettissimo, ora va bene il liceo classico, va bene le amiche figlie di mamma cretese, ma di greco, nè io, nè Nì, ci capiamo una bene amata cippa!
Ma fin qui, che vuoi, quello quando si abbronza, bene che ti vada lo prendono per egiziano, come successe con uno di Pescara ad Heatrow, ma questa è un'altra storia!
Dicevo non solo ci parlava in greco, ma il signore aveva una evidentissima e inequivocabilissima polpetta in bocca, insomma biascicava in greco stretto! Davanti alle nostre espressioni decisamente perplesse, scoppiammo tutti a ridere e cominciammo i nostri straordinari dialoghi in grecoangloitaliano!
A parte questo, quasi tutte le sere andammo a cenare lì, ubriachi di sole e d'amore lasciatemelo dire, parlo di mio marito!
Quella cucina era strepitosa, era vera cucina greca casalinga, quel signore di cui non so il nome, nè ricordo il nome della locanda, anche se vi ci potrei condurre ad occhi chiusi, cucinava in maniera divina, assaggiammo un sacco di piatti, compreso una minestra di patate e pomodori, dopo aver provato i classici: moussaka, insalata greca, gli spiedini il cui nome adesso mi sfugge, e giù di lì....insomma, sembrava davvero la cucina della nonna (greca)!
Cucinava davvero tutto bene, ricordo anche una frittura di calamari....e lo tzatziki....che cosa era quello tzatziki...una crema fantastica e piena d'aglio, non potevi fare a meno di mangiarne un piatto intero, poi passavi la notte a maledirti per tutto quell'aglio, ma è davvero il migliore che abbia mai mangiato.
Oggi l'ho rifatto, e con orgoglio posso dire di aver avuto l'approvazione di Nì, che, vi assicuro, è spietato, e che quello tzatziki l'ha mangiato!
L'ho fatto con un vasetto di yogurth greco bianco intero, un carosello sbucciato e privato dei semi, mezzo spicchio d'aglio, sale ed un cucchiaio di olio extravergine di oliva, timo e menta freschissimi.
Lo yogurth era già colato, il carosello l'ho grattugiato alla julienne, e l'aglio l'ho grattugiato con una grattugia a buchi stretti, ho messo il tutto in una coppa, e l'ho condito con il sale e l'olio, il timo e la menta freschi.
Aprirei un capitolo sul carosello: qui d'estate pullula di caroselli, con o senza peli (giuro) magri o grassi, se non erro quello che ho usato io, si chiama barattiere, ma chiederò al mio fruttivendolo...si è lui ho controllato su google, insomma è quello al centro di questa foto, quello verde chiaro più cicciotto!
Per le foto dei piatti a stasera, quando Nì le scaricherà...perchè non lo faccio io? Perchè credo ancora in questo matrimonio e non voglio mandare tutto a rotoli!!
Baci Ivana

L'ennesimo clafoutis di ciliegie!


Quando in rete fioriscono le mode, mi da un po' fastidio partecipare, mi sembra di avere poca creatività, anzi come dice Svevina: mi fa fastidio!
Ma, intanto, vista la ricetta, fatta la ricetta, e la ricetta è quella strafatta di Sale e Pepe.
Buonina!
L'ho fatto un sacco di tempo fa, mentre rifarò senz'altro questo Matefin à la pomme (http://minouchka.canalblog.com/) che sembra assolutamente divino!!!

22 giugno 2007

Tabulé di basilico e bulghur


Leggendo il Venerdì di Repubblica, l'altro giorno mi sono soffermata su questa meravigliosa ricetta di Chef Kumalè , solo che, come al solito, l'ho fatta con quello che avevo in casa.
Poco male, comunque, perché il prezzemolo (ingiallito) l'ho sostituito con il basilico, e i pomodori da insalata con i ciliegina!
La ricetta di chef Kumalè prevede:
una tazza di bulghur
4 limoni
2 cipolle rosse di Tropea
un mazzetto di prezzemolo
mezzo chilo di pomodori da insalata
foglioline di menta fresca
Bisogna lavare il bulghur sotto l'acqua fredda, poi metterlo in una ciotola e coprirlo a filo con il succo dei limoni,e tenerlo una ventina di minuti, fino a quando si gonfia. In un'altra ciotola si taglia al coltello il prezzemolo, evitando mezzaluna e tritatutto, nel mio caso il basilico, che io addirittura spezzo con le mani per non ossidarlo e renderlo così più amaro. Si tagliano a pezzettini i pomodori eliminando i semi, e le cipolle (io ne ho messa una, e di Acquaviva, altrimenti che si lo sente il marito poco amante dei sapori forti).
A questo punto bisogna strizzare il grano e unirlo tutti gli ingredienti. L'autore della ricetta suggerisce di condire con una vinaigrette di olio e limone, io, in verità, ho condito solo con olio extravergine di oliva, che di limone ce n'era già abbastanza.....ho servito e mio marito fa: "MA E' PIENA D'AGLIO!!!!!!!!".
Ora ditemi voi: io cosa devo fare?!

18 giugno 2007

Focaccia bianca con farina integrale e farina manitoba


Stamattina avrei dovuto stirare, ma la piccola si annoiava, e allora siamo usciti io lei e Peppe, a comprare un regalo (e una bomboniera, ma questa è un'altra storia!).
Per farla (molto) breve ho caricato i piccoli sul carrozzino (uno) e sono andata prima a comprare il regalo, ma era chiuso perché lunedì mattina, e poi la bomboniera, ma era chiuso perché lunedì mattina!
L'ora l'ho omessa, era mezzogiorno. Stravolta dal caldo e dalla fatica di spingere un carrozzino, che carico di oltre trenta chili cammina poco e male, sono tornata a casa, ho fatto mangiare i piccoli (lenticchie) ho fatto l'insalata di riso a Nicola, altrimenti chi se lo sentiva per le lenticchie, e li ho messi a dormire...oohh, sia chiaro, non è che io dico " beh, bambini ora si dorme" e loro dormono...non esattamente, lo decidono loro: dove e quando. Oggi sul divano verso le tre (o'miracolo!).
Alle quattro ho cominciato a stirare, stirare, stirare...eehstirare, come diceva Amanda Sandrelli nel meraviglioso "Non ci resta che piangere".
Finito di stirare ben oltre le sei, ho impastato la focaccia, l'ho stesa nelle teglie e l'ho messa a crescere nel forno spento, si da poter portare i piccoli al giardino, passare in salumeria, tornare, accendere il forno, fargli il bagnetto e farli mangiare senza "troppa" fatica!
Peppe ha imparato a scendere da solo dalla pertica: è bravissimo, ehi! Ha solo due anni e nove mesi!
La pizza l'ho impastata con 200 gr di farina integrale biologica e 300 gr di farina manitoba, 280 ml di acqua, mezzo panetto di lievito di birra fresco, 1 cucchiaio di zucchero ed un cucchiaino di sale e l'ho infornata a 250° C per circa 20/25 minuti, condita solo con olio extravergine di oliva e sale.
Ai miei piccoli che non mangiano quasi niente, l'ho servita con prosciutto cotto a Peppino, e speck a Svevina. Per me l'ho condita con pomodorini, peperoni verdi crudi, basilico, olio extravergine di oliva e sale, e a Nì con i salumi e del caciocavallo.
Fantastica, fragrante, davvero buona!
La stanchezza è davvero tanta, il post è quello che è, ma davvero non ce la faccio più!
La foto fa schifo, non solo perchè l'ho fatta io, ma l'ho fatta io col telefonino....lasciamo perdere, nì era troppo stanco, anche se ha detto che si poteva migliorare con i suoi programmini fantastici, ma il post ormai l'ho scritto, e tant'è!
Domani posterò quella photoshoppata!
Della bomboniera, pure, vi dirò domani!
Baci Ivana

15 giugno 2007

Case


Questa è la camera da letto dei miei genitori.......della casa in cui hanno abitato 25 anni fa. La carta da parati è quella che hanno messo loro più o meno 32 anni fa. Abbiamo abitato in quella casa per otto anni e l'abbiamo amata moltissimo, ma eravamo in fitto e alla scadenza del contratto, alla richiesta di acquisto da parte dei miei fu risposto picche dalla società proprietaria (di tutto il complesso di oltre 100 appartamenti).
Siamo andati via e i miei comprarono una casa dalla quale la si vedeva e la si rimpiangeva (Svevaaaa, ora arrivo, un attimoooooo!).
Sono passati 17 anni e mi sono sposata, ho comprato questa casa che amo alla folllia, ma che è troppo piccola per noi quattro.
A proposito: VENDESI prestigioso bivani, finemente ristrutturato, parquet, vista mare!
Nicola va sul sito della Toscano e mi fa: guarda che prezzi e quanto sono grandi quelle case....
Eh si! faccio io, quelle case sono stupende, ma le andiamo solo a vedere, io da qui non me ne vado, voglio il mare!
Telefono, prendo appuntamento per l'8° piano della scala B e il 5° e 6° piano della scala C, la scala dove abitavo io.
L'appuntamento è per lunedì. Mi chiama lunedì mattina il tipo per confermare l'appuntamento per la scala B, ma io ribatto che volevo vedere qualcosa nella C e lui mi dice che nella C ha solo un appartamento di 180 metri.
mmhhh.... troppi, nient'altro?
No, mhhhh, no, proprio no,.....mmhhhhh ahhhhhh, no! ho il C 7, 4° piano........ IL MIOOOOOOO!!
Vediamolo è quello in cui ho abitato io, me le porti quelle chiavi, me le porti!!!
E' lui, uguale: la carta da parati, perfino gli scaffali nello stanzino.
143 metri. Perfetto, di più.
C'è il cortile per i bambini......il prezzo è ottimo....ma sospiro continuamente.
Non è qui, non c'è il mare.
Ho solo questo in testa.
E non cucino neanche più.
Però a ripensarci mentre scrivo......quella casa è davvero stupenda...quasi quasi.....

08 giugno 2007

Gamberetti!


Ora, va bene, quello che volete, la ricetta è carina, facilissima ma di grande effetto, gustosa, i bimbi rimangono di stucco (come fosse un barbatrucco) ma ciò che va detto, riportato testualmente, anzi, è il commento di mio marito quando ha visto il piatto.
Andiamo con ordine.
Prima ricetta:
Gamberetti sgusciati con cura (leggi, togli pure l'intestino, quell'orrido filino nero), pomodorini ciliegina, foglie di basilico fresco, olio extravergine di oliva, spiedini da barbecue.
Seconda ricetta:
tutto come sopra, senza gli spiedini e in più il succo di un limone.
Con i primi si fa uno spiedino (più d'uno in verità!) alternando gli ingredienti e si fa cuocere in padella antiaderente con poco olio e.v. di oliva o su una piastra caldissima per pochissimi minuti, avendoli prima spennellati con poco olio.
Seconda ricetta:
Si pongono in una ciotola i gamberetti CRUDI e si condiscono con olio, limone, pomodorini e basilico fresco.
Il bello viene qui:
il solito "Niiiiiifaiiilafoootooooooo?", arriva, guarda, mhh... bello, fa la foto, si sofferma e fa:" E quelli? ", "sono crudi", faccio io, "CRUDIII??????? Ma sei pazza ti vengono LE MALATTIE!!".
Cosa? Se i bambini hanno assaggiato? Ma che siete pazzi! Il verbo assaggiare in questa casa fa rima con bestemmiare! E poi, non si sa mai, gli dovessero venire le malattie!

05 giugno 2007

Quando ancora non avevo il blog.....

...scrivevo queste cose!

Il panino è una cosa seria!

Sebbene l’intento di queste pagine sia quello di cucinare pranzetti e cenette per dimostrare il proprio amore a qualcuno, non bisogna comunque togliere troppo tempo al cuoco, che poi lo investira’ in altre pur divertenti attività!
Quindi e’ consentito comprare un pollo arrosto...già arrostito, per l’appunto, e così il problema del sencondo piatto del pranzo è bello che risolto, basterà accompagnarlo con una insalatina mista o dei pomodori conditi con olio extravergine di oliva e tante foglie di profumatissimo basilico. Una fetta d’anguria e caffè!
Ma il nostro pollo sarà il protagonista della cena, come? Così!

PANINO AL SESAMO CON STRACCETTI DI POLLO, FETA, POMODORI, RUCOLA, STRACCHINO E MELANZANE

ingredienti per due persone:

4 panini al sesamo
mezza melanzana
stracchino
4 pomodorini
mezzo pollo arrosto
feta
rucola
olio extravergine di oliva
aceto balsamico q.b.
sale q.b.
(tempo di preparazione 10’)
Tra le cose che non devono mai mancare in dispensa e nel frigorifero (pena la fame) ci sono i panini al sesamo, il pane bianco (la Mulino Bianco ne fa di buonissimi), la feta e un formaggio morbido come lo stracchino o il Philadelphia qualche pomodoro e una busta di rucola già lavata. Bene tutto ciò vi aiuterà in una giornata di fame e di fiacca a trasformare un avanzo di pollo in panino da chef!
Lavate la melanzana e ricavatene delle rondelle di circa un cm di spessore, fate riscaldare la piastra o in mancanza una padella antiaderente con un filino di olio extravergine di oliva (va da sè che la prima opzione è più magra, ma non per questo meno saporita). Fate cuocere le melanzane per qualche minuto rigerandole per farle dorare bene, nella padella, grigliare sulla piastra.
Nel frattempo sfilacciate il pollo arrosto in un piatto al quale aggiungerete la feta sbriciolata con le mani l’olio e l’aceto balsamico. Il tutto va poi amalgamato, con le mani riesce meglio.
Tagliate in due i panini, due a testa, e spalmate un formaggio morbido come lo stracchino ( in mancanza va benissimo il Philadelphia) sulla parte inferiore dello stesso, adagiate qualche fettina di pomodoro disponete il pollo alla feta, una fettina di melanzana precedentemente salata e condita con qualche goccia di aceto, l’olio solo se le avete grigliate, e un’abbondante manciata di rucola fresca. Richiudete e buon appetito!

04 giugno 2007

I greci hanno sempre ragione!


In fatto di cucina e mare, quanto meno! E melanzane, in questo caso. Non sono impazzita, ma ieri, per la prima volta, ho condito le melanzane con l'origano e sono venute una cosa meravigliosa, non c'è altra parola che le possa descrivere, e, in questo blog, la modestia ogni tanto ce la dimentichiamo!
Ma come, tu, a 34 anni, usi l'origano per la prima volta e niente meno ne parli in un blog? Un foodblog? Si, perchè io l'origano l'ho sempre odiato. Hai voglia a dire, ma no, è buonissimo, è il sapore dell'estate, et similia, rien a faire, per me, l'origano, sino a poco tempo fa, era il sapore dello stipetto. Che cosa è uno stipetto? E' un piccolo ripiano della cucina, nel caso specifico della cucina di mia nonna, la quale usava comprare l'origano una volta l'anno, e lo conservava nello stipetto, appunto, il quale ancora oggi ha quell'odore tipico di origano non proprio freschissimo. In quello stesso ripiano, mia nonna ci teneva le posate e, quindi, ogni volta che mi capitava di prenderne una, e succedeva spesso, visto che passavo lì tutti i miei pomeriggi, sentivo questo orrido odore. Quindi io, da grande, l'origano non l'ho mai nè usato, nè tanto meno comprato, fino a poco tempo fa. Ma una che si professa niente meno che foodblogger, certe lacune non le può avere!! (Anche se poi, che c'ho il foodblog non lo sa praticamente nessuno!). Poi mia nonna mi faceva dei panini con le rape stufate o con i peperoni fritti eccezionali, sapete com'è, a giocare in giardino tutto il pomeriggio ci si stanca! E per un certo periodo ricordo anche fette biscottate marmellata e ricotta, era buonissimo, come il suo calzone di cipolle e il ciambellone, le frittelle di mele....ma passiamo a noi!
Si prendono due melanzane, si tagliano a cubetti e si fanno scaldare in un paio di cucchiai d'olio extravergine d'oliva e uno spicchio d'aglio in camicia. L'olio non deve essere troppo, in questo modo le melanzane si arrostiscono anche un po', non vengono fritte fritte, perchè è così che devono essere, un po' arrostite. Dopo pochi minuti, quando sono appassite un po', si comincia a condirle con due cucchiai rasi di zucchero, che le glassa in uma maniera meravigliosa, due cucchiai di ottimo aceto bianco e un bel cucchiaione colmo di origano FRESCHISSIMO! Si lascia evaporare l'aceto, sciogliere lo zucchero...et voilà, pronte. Se siete stati parsimoniosi nell'olio e vi sembra il caso di aggiungerne, fatelo ora: olio extravergine a crudo e tutto sarà buonissimo!
Già che c'ero ho preparato due spaghettoni freschi freschi.
Si prende una ciotola profonda e si tagliano 4 o 5 pomodori da insalata, di quelli dolcissimi, 3 o 4 peperoni verdi crudi, uno spicchio d'aglio intero, così dopo potrà essere tolto, e un bel cucchiaione, anche qui, di origano FRESCHISSIMO, si copre il tutto con abbondante olio extravergine di oliva e si lascia insaporire per almeno due, tre ore. Quando è ora di andare a tavola si cuociono gli spaghettoni ben al dente (non sono scema, è proprio il formato della De Cecco) si versano nella coppa e si servono immediatamente.

E siccome ero in vena ho anche fatto il clafoutis alle ciliege di "Sale e Pepe"!
(La cui foto però non viene caricata!)
Baci.
Ivana

31 maggio 2007

DIETA!?

Ieri sera, in un momento di tenerezza, e quindi senza neanche una piccolissima sfumatura di polemica o di rimprovero, Nì mi ha detto che devo dimagrire un po'.
MA COME SI FA???
Non mi va di riprendere a fare i salti con la corda e gli addominali come la primavera scorsa. E' vero che persi quasi sei chili, ma provate voi a fare gli addominali con, non uno, ma DUE bambini addosso!
Lo sconforto si sta appropriando di me.
Sigh!

30 maggio 2007

Carbonara? No grazie!


E' inutile, devo arrendermi al fatto che io la carbonara non la so fare! E' vero che faccio la carbonara solo quando:
1) non ho niente nel frigo e il sugo l'ho già propinato;
2) non ho voglia di far niente, ma devo!
quindi i presupposti non ci sono, ma giuro che l'impegno e la ricerca non mancano. A volte noto persino una punta di entusiasmo. Comunque, passiamo ai fatti.
Non so come, visto che qui i piccoli stanno guardando il film "Cars" della Pixar a volume 54 e cantano le canzoni con una specie di megafono diabolico che altera la voce tramutandola in una insopportabile e fortissima sirena dell'inferno e simulano gli incidenti che avvengono durante la corsa usando i veicoli che abbiamo in casa (il limone con le ruote, il monopattino che diventa anche motorino, moto della polizia e coccinella con le ruote), lanciandosi a tutta velocità contro le porte e le sedie. E' tutto normale: si stanno divertendo!
Oh, il film è belllissimo per carità, ma 3 volte al giorno....
Dicevo della carbonara. Punto numero uno: mi disgusta la ricetta originale che prevede una cremina di uova crude, a volte con la panna, a volte, no.
So benissimo che la letteratura culinaria è unanime nel riconoscere che l'uovo non deve raggrumarsi, ma, a me, l'ovetto crudo crudo...no.... non riesco neanche a pensarci.
Una volta a campo dei fiori Nì ordinò LA CARBONARA, ma mi guardai bene dall'assaggiarla! Era orrendamente liquido e crudo, esattamente come doveva essere!
Ho provato in tutti i modi, dal classico, all'ardito, dal fusion al piccante, e al minimalista, ma niente, il commento è sempre lo stesso:
Nì: "che si mangia?"
Ivy: "Carbonara"
Nì: "Nooooooooo"
E a lui la carbonara piaceva!!
Ho incominciato a farla solo per lui, per amore, a casa mia, mia madre l'ha fatta per la prima volta nel 1997, giuro che è vero, in quel periodo papà viveva a Torino e mamma faceva su e giù tra Bari e Torino, una volta che andammo a trovarli, mamma ce la fece e venne pure bene!
Ma io ho un conto aperto con la carbonara, o forse è la carbonara che ha un conto aperto con me!
Per farla breve oggi avevo un pezzo di prosciutto crudo (una fetta spessa) l'ho tagliuzzato, l'ho fatto soffriggere in un po' d'olio extravegine di oliva, ci ho buttato dentro gli spaghetti e a fuoco "quasi" spento le uova sbattute con del parmigiano: una porcheria.
Ho chiesto a Nicola:"secondo te, dov'è l'errore in questa carbonara?"
La risposta è stata: "quanto tempo ho?"
E ha cominciato:" la pasta è scotta, questi cosi curiosi (i cubetti di prosciutto crudo) sono duri e formano una specie di cuneo fra i denti..." e altre cose che purtroppo per voi non ricordo neanche più!
Per quanto riguarda le numerose varianti provate, ma fallite miseramente si annoverano:
- quella con le zucchine alla poverella, praticamente un chiancone (grosso masso indigesto);
- quella con il prezzemolo, ovvero la presa per il culo, cioè non ho davvero niente ti prendo in giro con un po' di colore, variante simile, con il basilico;
- quella con il peperoncino, non lega;
- e la più temuta di tutte: la minimalista, ovvero, l'uovo sbattuto con il parmigiano. E basta!
Infatti la domanda che sempre segue il chesimangiaoggi?carbonara, è la seguente: "FATTA COME?", e sempre con voce tra il preoccupato e l'incazzato!
Oggi ho persino guardato ai barattolini con il sesamo, i semi di papavero e i pinoli, ma ho pensato:" pure qua no, è troppo!".
Il poveretto mi ha pure fatto la foto, ma ve la posto stasera!
Baci Ivy

29 maggio 2007

Peperoni in agrodolce con semi di papavero e sesamo

Non pretenderete certo la foto! Sono le 2.30 e quel poveretto di mio marito non è ancora tornat....sta entrando in questo momento, ci sono i bambini mezzi nudi sul lettone che dovrebbero dormire e invece continuano a ripetere la parola "cacchio" sentita oggi a scuola e ridono come i pazzi! E il padre si inc..za!
Dicevo, ho fatto i peperoni in agrodolce. Come al solito a listarelle giù in padella, si stufano in poco olio e pochissima acqua per non far male al fegato, una volta ammorbiditi si aggiungono le olive, i capperi, un cucchiaio di zucchero demerara e un cucchiaio di aceto balsamico, oggi ho aggiunto anche una manciata di semi di papavero e di semi di sesamo. Per farli più gustosi ci metto sempre una bella spolverata di pan grattato (quello vero). Oggi non ne avevo, ma avevo il pane nero fatto domenica e quindi ne ho sbriciolato un bel po' sopra. Davvero buoni!